Chiuse le domande per l'ape sociale e per l'accesso alla quota 41 dei lavoratori precoci, le attenzioni dei lavoratori sono per la nuova formula di pensione anticipata 2017, ovvero l'Ape volontario. In attesa che il Governo emani il decreto attuativo, da quanto si sa dalla legge di Bilancio 2017 su questo canale di pensione anticipata, la flessibilità in uscita sarà a pagamento. Ed economicamente, l'anticipo pensionistico volontario non sarà a buon mercato. Il Corriere della Sera di oggi ha fatto il calcolo di quanto si perda di assegno di pensione scegliendo questa formula.
E' vero che si possono risparmiare fino a tre anni e sette mesi di lavoro, ma ad un costo salato e durevole nel tempo.
Ultime novità pensioni anticipate 2017: quanto si perde di pensione mensile?
Infatti, dalle simulazioni fatte dal quotidiano sulla pensione anticipata Ape volontaria 2017, su un assegno medio di 1.300 euro lordi, il taglio della pensione è del 3,19 per cento, facendo un anticipo modesto di sei mesi. Dunque, non sfruttando appieno la possibilità di uscita anticipata di questo meccanismo che può arrivare fino a 43 mesi. Ma in termini di taglio della pensione, la decurtazione dell'Ape volontario oscillerebbe tra i 41 ed i 253 euro al mese e per venti anni, ovvero per il periodo nel quale il pensionato sarà chiamato a restituire il prestito pensionistico.
Infatti, maggiore sono i mesi di anticipo con l'Ape volontario, più bassa sarà la percentuale che l'Inps accorderà di anticipo (cioè tra l'uscita anticipata e la maturazione della vecchiaia) e maggiore sarà il taglio sulla futura pensione. Pertanto, con 6 mesi di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia (a 66 anni e 7 mesi), il contribuente si vedrà accreditato una pensione anticipata mensile di 1.170 euro, ma durante i 20 anni di vecchiaia ne dovrà restituire 351 all'anno.
Pensione anticipata Ape volontario 2017: calcolo delle perdite
La percentuale di taglio sulla pensione anticipata si alza per periodi di anticipo superiori. Infatti, la stessa pensione di 1.300 euro lordi, con 11 mesi di anticipo (l'Inps concede il 90 per cento su 11 mesi, percentuale che si abbassa per periodi di anticipo superiori), avrà una pensione pre-vecchiaia di 1.170 euro (come nel caso precedente), ma un costo del rimborso dai 66,7 anni di 643,50 euro all'anno che, insieme ai costi dell'assicurazione sul prestito e agli interessi, decurteranno la pensione del 5,87 per cento.
Un anticipo pensionistico Ape di 24 mesi determina una pensione anticipata di 1.105 euro, ma un costo, nella vecchiaia di 1.326 euro all'anno con taglio della pensione del 12,19 per cento.
Anticipare di 43 mesi, infine, determina un costo salatissimo: su 1.300 euro lordi, se ne avranno 975 di anticipo pensione (fino ai 66 anni e 7 mesi) per poi dover pagare 2.096 euro all'anno del prestito e perdita della pensione del 19,48 per cento. Dunque, il taglio pieno della pensione arriverà ad un quarto dell'assegno.