Dal Comitato Opzione Donna Social arriva una nuova presa di posizione in merito al dibattito previdenziale sulla tutela del genere femminile. A ribadire la posizione di apertura verso diverse forme di accesso agevolato alla quiescenza è Orietta Armiliato, fondatrice e amministratrice del Gruppo disponibile su Facebook. "Nel pernicioso ed assurdo gioco di strumentalizzazione messo in atto sul web da alcune donne, si vogliono fare passare due concetti ambedue non corrispondenti alla realtà", ha premesso la rappresentante delle iscritte. Con il suo nuovo intervento, si pone quindi l'obiettivo di chiarire che, secondo la posizione espressa dal CODS, le varie proposte di flessibilità in favore delle donne non sono intese in contrapposizione, ma al contrario come perfettamente compatibili le une con le altre.

Pensioni anticipate: APE donna non è subordinata ai lavori di cura

La prima puntualizzazione riguarda la proposta del Comitato per la realizzazione di una misura definibile come #opzioneApedonna. Si tratta di una possibilità che "non deve affatto essere subordinata e/o conseguente alla valorizzazione dei lavori di cura". Questo perché, come spiega Armiliato, "il riconoscimento e la valorizzazione del lavoro di cura dovrebbe valere per tutte le donne". Quindi "il conseguirne l'obiettivo sarebbe una enorme conquista per TUTTE, sia in termini di tangibile valore economico, sia morale poiché sarebbe istituzionalmente riconosciuto il delicato, faticoso e complesso lavoro svolto dal nostro genere da sempre".

CODS propone e sponsorizza altre forme di quiescenza anticipata dopo l'OD

Fatte le dovute premesse, diventa quindi evidente "che le due questioni (ApeDonna e Lavori di cura) potrebbero essere coniugate, poiché l'una non esclude l'altra. Piuttosto, insieme, potrebbero aiutare ad accedere anticipatamente alla quiescenza. Riteniamo dunque DOVEROSO e CORRETTO proporre e sponsorizzare altre forme sostitutive dopo il raggiunto termine della sperimentazione dell'Opzione Donna, forme che siano maggiormente sostenibili affinché le donne abbiano la possibilità di anticipare il loro pensionamento; se invece ci dovessero essere altre soluzioni o proposte, compresa la proroga dell'istituto OD, ben vengano!", ha quindi specificato Armiliato.

Questo perché, in conclusione, "avremo in ogni caso sottoposto alternative, dimostrando impegno e lungimiranza nell'esclusivo interesse a tutela delle donne".

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