E' arrivato il "grande giorno" sulla fase due della riforma Pensioni. Si gioca oggi il primo round tra l'esecutivo e le parti sociali sulla seconda parte degli interventi di revisione del sistema pensionistico ancora disciplinato dalla legge Fornero. Quelli che si sono svolti finora, sulla seconda fase della riforma pensioni, sono stati solo incontri tecnici preliminari. Oggi, giovedì 27 luglio, la prima riunione politica sugli interventi previdenziali da inserire nella legge di Bilancio 2018, dopo quelli introdotti nella precedente manovra finanziaria ora in via di attuazione.

Pensioni, al via confronto su fase 2 riforma tra governo e sindacati

Diversi i provvedimenti di carattere previdenziale inseriti nella legge di Bilancio 2017: dall'Anticipo pensionistico sociale all'ampliamento della no tax area pensionati; dal cumulo gratuito dei contributi pensionistici alla soluzione Quota 41 per una parte dei lavoratori precoci; dall'ampliamento della platea dei beneficiari delle quattordicesime all'aumento delle stesse; dalla mini proroga di Opzione donna all'Anticipo pensionistico volontario che ancora deve partire (la sua attivazione è prevista nei primi giorni di settembre). Questi gli interventi in materia previdenziale inseriti nella manovra economica e finanziaria ancora in fase di attuazione.

Oggi, nella sede del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, comincerà la discussione politica sulla fase due della riforma pensioni. Molti i temi in discussione, le priorità individuate sono i provvedimenti da predisporre per agevolare il percorso previdenziale di giovani e donne.

Terreno di scontro l'aumento automatico dell'età pensionabile a 67 anni

Molte le lavoratrici che, sostenute da diversi parlamentari di vari gruppi, continuano a reclamare con forza la proroga della formula sperimentale di Opzione donna, così come sono in tanti a sollecitare l'ampliamento dei beneficiari della Quota 41: che sia estesa a tutti i lavoratori precoci e non solo a una parte.

Sul tavolo del confronto anche le richieste dei sindacati sullo stop all'aumento automatico dell'età pensionabile già drasticamente aumentata dalla legge Fornero varata nel 2011. Questo è terreno di scontro come hanno già annunciato senza tanti giri di parole i leader di Uil, Cisl e Cgil, rispettivamente Carmelo Barbagallo, Annamaria Furlan e Susanna Camusso che oggi alle ore 17 incontreranno in via Venero 56 a Roma il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti.