Mentre alla Camera dei Deputati va oggi in scena lo scontro sul disegno di legge Richetti relativo ai vitalizi dei parlamentari, cresce l'attesa per l'incontro tra l'esecutivo e le parti sociali sulla fase due della riforma Pensioni in programma domani, giovedì 27 luglio. Al vertice tra governo e sindacati, stavolta, non parteciperanno solo i tecnici del governo come nell'ultima occasione, ma personalmente il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti.

Pensioni, attese novità su giovani e donne con fase 2 della riforma

L'appuntamento tra l'esponente dell'esecutivo e i leader delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil - rispettivamente Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo - è alle ore 17 a Roma, in via Veneto al civico 56 dove ha sede il ministero del Lavoro.

La nuova riunione è stata convocata dal ministro Poletti per fare il punto della situazione sul proseguimento del confronto tra governo e sindacati in materia di riforma pensioni e politiche per il lavoro. Diversi i capitoli sul tavolo del confronto in materia previdenziale: il ministro del Lavoro ha già annunciato nei giorni scorsi modifiche al sistema previdenziale criticando la legge Fornero, così come ha fatto dopo di lui anche il segretario del Partito democratico Matteo Renzi. Alimentate così le speranze per le modifiche alla riforma pensioni varata nel 2011 dal Governo Monti sostenuto in Parlamento da una "grosse koalition" alla tedesca in un periodo di grave crisi per l'Italia.

Sul tavolo del confronto proroga Opzione Donna e Quota 41 precoci

Giovani e donne sono le priorità da affrontare con la fase due della riforma pensioni, sia secondo quanto anticipato dal governo sia secondo quanto sostengono i sindacati. In materia di donne, si discuterà probabilmente della proposta di proroga o stabilizzazione di Opzione donna, la soluzione sperimentale per la pensione anticipata delle lavoratrici sollecitata al governo da più parti, e in particolare dalla commissione Lavoro e Previdenza sociale del Senato presieduta da Maurizio Sacconi.

Tra le misure attese anche la possibile estensione della Quota 41 a tutti i lavoratori precoci, quindi non solo a quelli con invalidità, che assistono parenti ammalati o che svolgono lavori gravosi come prevede l'attuale norma entrata in vigore con la fase uno della riforma pensioni targata Renzi-Poletti.