Le notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi 3 luglio fanno riferimento alle dichiarazioni di Cesare Damiano sulla quattordicesima, alla nuova protesta dei lavoratori precoci in occasione dell'incontro di domani tra Governo e Sindacati. Infine, vi aggiorneremo sul numero di firme raggiunto dalla petizione lanciata da Giulia Molinaro, amministratrice del gruppo Opzione Donna Proroga al 2018. Si apre una settimana importante per il fronte pensionistico, in virtù dell'inizio della cosiddetta fase 2, dopo le richieste avanzate a più riprese dai leader sindacali in queste ultime settimane.

Il futuro al centro del dibattito.

Nuova quattordicesima, il chiarimento di Damiano

Luglio è il mese della quattordicesima. Lo è da 10 anni, ma il 2017 presenta una novità importante. E' questa la sintesi che Cesare Damiano ha fatto attraverso una nota pubblicata sul sito cesaredamiano.org. Parlando dell'arrivo della nuova quattordicesima, il presidente della Commissione Lavoro alla Camera ha voluto ricordare che tale misura previdenziale sia stata introdotta per la prima volta nel 2008 durante il Governo Prodi, quando lui ricopriva l'incarico di ministro del Lavoro, sottolineando allo stesso tempo come Renzi abbia avuto il merito di migliorarla, allargando da quest'anno la platea di beneficiari anche a coloro che percepiscono una pensione tra i 750 e 1000 euro.

Nel rimarcare i meriti di Renzi, senza dimenticare però il passato, Damiano ha anche lanciato un'ulteriore frecciatina a Tito Boeri, tornato a parlare di recente in vista della fase 2 previdenziale. L'esponente della Sinistra Pd ha sottolineato come la quattordicesima non sia stata una misura che aveva acceso gli entusiasmi dell'attuale Presidente dell'Inps.

Quota 41, nuovo sit in di fronte al Ministero del Lavoro

In occasione del nuovo tavolo di confronto tra Governo e le maggiori sigle sindacali del Paese per iniziare la discussione sulla c.d. Fase 2 previdenziale, i lavoratori precoci appartenenti al comitato di Roma e della regione Lazio si ritroveranno di fronte alla sede del Ministero del Lavoro per mantenere viva l'attenzione sulla quota 41 per tutti, la misura che i precoci continuano a richiedere con forza all'esecutivo, nonostante la quota 41 licenziata dall'ultimo decreto attuativo sia venuta parzialmente incontro alle richieste provenienti dai gruppi "41 x tutti lavoratori uniti" e "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti".

Quella di domani è la prima protesta ufficiale dei precoci all'indirizzo del Governo. L'obiettivo principe della lotta portata avanti ormai da anni da parte di chi ha iniziato a lavorare da giovanissimo e si ritrova oggi ad essere costretto a lavorare ben oltre i 40 anni di contributi continua a rimanere sempre lo stesso: quota 41 per tutti. Tale misura era inserita nel disegno di legge numero 857 di un paio di anni fa di Cesare Damiano, che non ha però ricevuto mai il via libera dagli ultimi due governi, prima di Renzi e poi di Gentiloni.

Opzione Donna, obiettivo quasi raggiunto per la petizione

Il traguardo delle 25 mila firme online per la petizione pubblicata sul sito change.org da Giulia Molinaro è quasi raggiunto.

Mancano poco più di 5 mila firme, su un totale di oltre 19.000 già pervenute, per regalare questo prestigioso successo al gruppo "Opzione Donna Proroga al 2018", che negli ultimi giorni ha condiviso in maniera massiccia il recente discorso del Papa, che parlando di Pensioni d'oro si è soffermato anche sulla condizione lavorativa attuale della donna, spendendo parole importanti nei suoi confronti. Ricevi le ultime notizie sulle pensioni e gli aggiornamenti sul primo confronto della fase 2 della riforma previdenziale di domani cliccando il tasto Segui in alto a destra.