Le ultime novità sul tema Pensioni arrivano da Tito Boeri, che ha discusso di vari argomenti, dall'Opzione Donna ai costi legati all'eventuale blocco dell'aspettativa di vita, fino alla riforma Fornero. Nell'intervista concessa al Sole 24 Ore, il presidente dell'Inps ha bocciato clamorosamente lo stop all'adeguamento dell'età pensionabile alla speranza di vita richiesto a gran voce da Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, presidenti delle due Commissioni Lavoro della Camera e del Senato, oltre che dai sindacati, proposta ribadita anche in occasione dell'Attivo unitario svoltosi a Roma qualche giorno fa.
Pensione Opzione Donna: 'Le pensionate protesterebbero'
Spiegando le ragioni del suo no al rinvio strutturale dell'aspettativa di vita, Tito Boeri tira in ballo anche chi, in questi ultimi anni, ha potuto godere della pensione anticipata Opzione Donna. Il numero 1 dell'Inps sostiene che qualora passasse la linea di coloro che vogliono il blocco dell'AdV molte delle pensionate che sono uscite dal mondo del lavoro con Opzione Donna avevano l'aspettativa che dal 2019 ci sarebbero un nuovo rialzo dei requisiti, accettando di subire oltretutto una penalizzazione sul proprio assegno previdenziale. Sempre secondo quanto affermato da Boeri, tutte coloro che sono andate in pensione con OD pensando appunto che a partire dal 2019 ci sarebbe poi stato un ulteriore aumento dell'età pensionabile dovrebbero organizzarsi per protestare contro quella che sarebbe una situazione previdenziale che cambierebbe totalmente rispetto a quando loro sono andate in pensione.
Siamo curiosi di conoscere come la pensano le utenti appartenenti al gruppo "Opzione Donna Proroga al 2018" delle amministratrici Vania Barboni e Giulia Molinaro.
Legge Fornero: 'Siamo lontani anni luce'
Al termine dell'intervista concessa al Sole 24 Ore, Boeri ha anche citato la riforma pensioni Fornero del 2011, sottolineando come da quella situazione di crisi l'Italia sia lontana anni luce, ammettendo inoltre che a causa dell'introduzione della riforma alcuni lavoratori hanno visto alzarsi l'età pensionabile fino a 6 anni in più rispetto a quella che era prima del 2011.
Il presidente dell'Inps ha poi dichiarato che il "contesto successivo fu quello di domanda del lavoro bloccata dalla peggiore recessione" che il nostro Paese ha mai conosciuto, aggiungendo che lo stop alle assunzioni post Fornero fu inevitabile. Siamo sicuri che le ultimissime dichiarazioni di Boeri faranno discutere e alimenteranno nuovamente il dibattito previdenziale all'inizio della prossima settimana, che si aprirà ricordiamo con l'incontro presso la sala conferenze del Partito democratico a Roma, dove sono attese possibili novità sul fronte dell'Ape volontaria.
Nelle prossime ore, al più ad inizio settimana, è attesa anche la replica da parte di Cesare Damiano e Maurizio Sacconi alle stime fatte da Boeri, che ha parlato di costo pari a 141 miliardi qualora ci fosse il blocco dell'aspettativa di vita.
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