Le ultimissime novità sulle pensioni precoci e anticipate al 25 luglio 2017 concernono da un lato la gestione da parte dell'INPS delle domande in eccesso rispetto alle 60.000 preventivate per l'Ape social e la quota 41 e dall'altra l'incontro che i precoci del Friuli-Venezia Giulia hanno avuto con Massimiliano Fedriga della Lega Nord, incontro in cui si è discusso di Quota 100 e dei temi centrali da ridefinire nella Fase 2 delle Pensioni, tra cui opzione donna e i diritti dei lavoratori autonomi. I dettagli al 25 luglio 2017.
Pensioni precoci ultime notizie, boom di domande
Dopo l'emanazione dei decreti dell'Ape social e della misura quota 41 precoci vi è stata la rincorsa alla presentazione delle domande e all'INPS ne sono state conteggiate ben 66.409, numero decisamente superiore rispetto alle 60.000 previste e messe a bilancio. Ricordiamo infatti che i fondi stanziati permetteranno l'erogazione di soli 60.000 mila assegni pensionistici. Qualora le istanze fossero tutte accolte vi sarebbe il rischio che taluni lavoratori, precoci e non, pur avendo maturato i requisiti ed avendo presentato entro il 15 luglio la documentazione per l'accesso alla pensione anticipata, restino momentaneamente esclusi dal beneficio.
Quota 41 e Ape sociale troppe istanze, chi resterà escluso?
Per ovviare a questo problema sia Nannicini sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, quanto il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, hanno proposto di stanziare ulteriori fondi nella Legge di Bilancio 2018 affinché tutti i richiedenti Q41 e l'Ape social possano accedere di diritto alla pensione anticipata.
In attesa però che prosegua la Fase 2 sulla previdenza che prevede incontri tra Governo e Sindacati, il prossimo è fissato al 27 luglio, al fine di arrivare ad un verbale condiviso da inserire nella prossima legge di Stabilità, l'INPS fa sapere che il criterio di precedenza che verrà utilizzato, in caso di eccedenza delle istanze, non sarà l'ordine di arrivo della domanda, come si era vociferato inizialmente, ma la data di maturazione del requisito della pensione di vecchiaia.
Solo a parità di condizioni subentrerà come priorità la data di presentazione della domanda, è possibile dunque che l'istituto di previdenza, se non vi saranno accordi differenti, dovrà farne slittare alcune domande al prossimo anno. Nel frattempo i precoci hanno incontrato Massimo Fedriga, LN.
Pensioni, i precoci dalla Lega Q100 non basta
L'onorevole Fedriga ha incontrato Flavia Kvesto, rappresentante del comitato lavoratori precoci del Friuli Venezia Giulia ed insieme hanno discusso di alcune proposte della Lega che ha detta del Comitato non risolverebbero a pieno il dramma dei precoci. Tra queste la proposta che maggiormente fa discutere e quella denominata Quota 100 che permetterebbe ai lavoratori di accedere alla quiescenza con almeno 60 anni di età e 40 di contributi, per i precoci l'età anagrafica fissata a 60 anni sarebbe un grosso ostacolo.
Ricordiamo , infatti, che loro si battono da tempo per la quota 41 senza se e ma, ossia senza requisiti anagrafici di riferimento. Il problema nasce dal fatto che molti lavoratori hanno iniziato a lavorare in giovanissima età e pur essendo relativamente giovani per lo Stato e la pensione, 57/58 anni, sono già esausti avendo alle spalle 41 anni di lavoro effettivo.
Per questa ragione si continuano a battere affinché venga loro riconosciuta una misura che tenga in conto solo gli anni contributivi versati indipendentemente dall'età anagrafica del richiedente.
Pensioni anticipate e precoci, Fedriga al fianco dei lavatori 'senza se e ma'
Nel corso dell'incontro l'onorevole Fedriga ha comunque assicurato il suo appoggio al fianco dei lavoratori "senza se e ma" .
L'idea dei lavoratori è quella di reintrodurre la pensione di anzianità e di vecchiaia. Inoltre Flavia Kvesto ha richiesto che l'aspettativa di vita e l'aumento dell'età pensionabile siano separati. Ha poi aggiunto che l'opzione donna dovrebbe essere slegata dal requisito minimo anagrafico e che ai lavoratori precoci dovrebbero essere garantiti i medesimi diritti dei lavoratori dipendenti.
Non resta che attendere il prossimo incontro tra Governo e sindacati che è stato fissato al 27 luglio alle ore 17 al fine di fare il punto della situazione prima dell'estate sui temi irrisolti e per accogliere nuove proposte per superare il rigido sistema pensionistico imposto dall'attuale riforma Fornero.