Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 21 luglio 2017 riguardano innanzitutto la ripresa del confronto tra Governo e sindacati in merito alla c.d. FASE 2 della riforma previdenziale. La notizia è arrivata nella serata di ieri ed ha fissato per il prossimo giovedì 27 luglio alle ore 17.00 il nuovo tavolo negoziale, direttamente presso la sede del Ministero del lavoro. L'invito è stato formalizzato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, mentre l'incontro sarà "finalizzato a fare il punto, prima della pausa estiva, sullo stato di avanzamento del confronto in materia di politiche del lavoro e previdenziali".

Riforma pensioni e FASE 2: dalla Cgil un invito a prendere impegni politici e finanziari

Sul nuovo incontro sono arrivati anche i primi commenti da parte dei sindacati. Per il Segretario Generale Spi - Cgil Ivan Pedretti "Tommaso Nannicini dice che al centro del confronto sulle pensioni ci dovranno essere i giovani. È giusto, lo sosteniamo da tempo ed è ora di farlo. Guardiamo alle nuove generazioni senza contrapporle a quelle vecchie". Per il sindacalista "servono soluzioni anche sull'aspettativa di vita e sulla rivalutazione delle pensioni. Al tavolo del 27 luglio il Governo prenda degli impegni politici e finanziari precisi".

Pensioni anticipate e APE donna: la nuova misura allo studio

Tra i temi caldi in discussione il prossimo 27 luglio emerge con forza anche la questione dell'APE donna, una misura di apertura che nelle ultime ore è stata oggetto di numerose prese di posizione.

Ad esprimersi in tal senso nella giornata di ieri è stato lo stesso Nannicini, che rispondendo ad una richiesta di approfondimento in merito alla proroga di OD sulla propria pagina facebook ha spiegato: "sulla questione femminile, sono per trovare nuovi strumenti che diano risposte a questa platea. Dai requisiti agevolati per l'Ape sociale a un'Ape donna speciale disegnata su misura".

D'altra parte, sulla proposta di un'APE donna in favore di una maggiore equità nell'impatto di genere vi sono numerose richieste da parte delle stesse lavoratrici. Lo scorso 24 maggio il Comitato Opzione Donna Social (CODS) ha indirizzato una lettera aperta a Governo, Parlamento e Organizzazione Sindacali (pubblicata in anteprima sul nostro sito) per esprimere il positivo nulla osta delle iscritte "affinché tale anticipazione possa essere effettuata anche a mezzo dell'#ape, con requisiti ad hoc per la loro condizione, che possano ricalcare i concetti precedenti l'avvento della riforma Monti-Fornero".

Si pensi, ad esempio, alla valorizzazione dei lavori di cura o alla riduzione degli anni di contribuzione per l'acceso alla stessa APE sociale.

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