Tecnici ancora al lavoro per l'emanazione del decreto attuativo sull'Ape volontario, la misura previdenziale inserita nella nuova Legge di Stabilità che ha suscitato non poche polemiche per via dei ritardi accumulati. Stando a fonti vicine al Governo, però, il decreto attuativo potrebbe essere pronto prima della fine dell'estate.
Cosa che non convince affatto la maggioranza di lavoratori che ormai da tempo si vedono delusi dall'esecutivo. Difatti, nonostante l'entrata in vigore della nuova finanziaria, il decreto sull'ape volontario fatica ad arrivare, forse perché si tratta di una misura con dettagli più complessi come le convenzioni da stipulare con le banche erogatrici del prestito, i requisiti necessari per accedere al beneficio e le modalità di restituzione della somma anticipata.
Tempi più lunghi per l'Ape volontario
Alcuni giorni fa il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni aveva annunciato che il decreto doveva essere pronto prima della fine dell'estate. Dichiarazioni che non si sono concretizzate, visto che i tempi si sono ulteriormente allungati e l'emanazione del decreto rischierebbe di slittare a dopo l'estate. Ancora attese, quindi, per gli ultra 63 enni con almeno 20 anni di contribuzione alle spalle che, con il meccanismo dell'Ape di mercato, potranno anticipare l'uscita usufruendo di un prestito erogato dalle banche da restituire con dei micro prelievi su ogni rateo nel momento in cui viene percepita la pensione piena. Si tratterebbe di un prestito ventennale sul quale ci sono ancora molti punti da chiarire.
Potrebbe essere questo uno dei motivi che induce il Governo Gentiloni a prendere ancora tempo. Da non dimenticare che, il decreto dovrà passare ancora il suo esame al Consiglio di Stato che sarà chiamato ad esprimere il proprio parere e successivamente al vaglio della Corte dei Conti.
Ecco come presentare domande per l'Ape di mercato
Non resta escluso, però, che i giudici di Palazzo Spada potrebbero esprimere il parere negativo su alcune questioni e suggerire alcune modifiche come già successo con il meccanismo dell'Ape Sociale. Intanto, molti lavoratori sono a conoscenza delle modalità per la presentazione delle domande: in primo luogo, si dovrà fare una prima richiesta all'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale che dovrà certificare il posseso dei requisiti e comunicare l'importo minimo o massimo dell'anticipo pensionistico. Solo dopo, si dovrà presentare una nuova domanda di accesso corredata dalla richiesta per la pensione di vecchiaia.