Rinnovo dei contratti statali 2017 e aumenti degli stipendi del pubblico impiego: l'entità dei guadagni lordi in più al mese è ferma a 85 euro dal 2018, ma si tratta di una cifra media. C'è chi prenderà di più e chi prenderà di meno. A scriverlo è Il Sole 24 Ore che fa il punto sulle trattative all'Aran in attesa che arrivi l'Atto di indirizzo del ministro Marianna Madia, documento che dovrebbe già essere alle battute finali e che viene ritenuto essenziale per arrivare allo sblocco dei contratti. Di certo ora si sa che gli aumenti degli stipendi degli statali saranno inversamente proporzionali alle retribuzioni: ovvero dare di più a chi guadagni meno.
L'obiettivo sarà quello di ridurre la forbice delle retribuzioni tra gli statali, come più volte annunciato dalla stessa Madia.
Aumenti stipendi 2017 con rinnovo contratti: le ultime novità dalla Madia
Armonizzazione degli stipendi sarà, pertanto, la parola d'ordine alla ripresa delle trattative per il rinnovo dei contratti statali 2017. Gli aumenti saranno inversamente proporzionali alle buste paga: per ogni nuovo comparto della Pubblica Amministrazione uscito dalla recente riforma, ci saranno aumenti per tutti, ma saranno graduati in base alle fasce retributive. I dipendenti statali più deboli, ovvero i dipendenti che ricevano stipendi sotto i ventimila euro all'anno, dovrebbero percepire aumenti più corposi rispetto, ad esempio, ai dirigenti che possono arrivare a guadagnare fino a 240 mila euro all'anno.
I calcoli precisi saranno affrontati durante i tavoli delle trattative dei rinnovi dei contratti statali. Per ora questa è l'indicazione del ministro per la Funzione pubblica, ma tutto il Governo è intenzionato a portare avanti questa politica. Il confronto con i sindacati, su queste basi, partirà entro la fine di questo mese.
Si inizierà con il comparto dell'amministrazione centrale, dai ministeri e dalle agenzie fiscali.
Rinnovo contratti statali e bonus 80 euro: cercasi soluzione
Cosa succederà ai dipendenti statali che con il rinnovo dei contratti e gli aumenti degli stipendi non avrebbero più diritto ad avere il bonus degli 80 euro? L'ultima ipotesi circolata in queste ore è quella di una voce nelle buste paga, una tantum al di fuori delle retribuzioni.
Il problema non è secondario per i circa 200 mila dipendenti statali che guadagnano redditi annui per circa 25 mila euro e che rischierebbero di perdere il bonus in concomitanza degli aumenti degli stipendi: nell'atto di indirizzo della Madia è scritto che non si provvederà a risorse aggiuntive rispetto a quelle che il Governo Gentiloni stanzierà per gli aumenti degli stipendi, ma si dovrà cercare una via alternativa rimanendo nei limiti di tali risorse. In altre parole, la sperequazione degli aumenti degli stipendi potrebbe assegnare incrementi in busta paga di gran lunga superiori, forse anche del doppio, a favore di chi guadagna meno rispetto a chi ha redditi più alti.