Finalmente resi noti i nomi dei commissari cui sarà affidata la valutazione dei candidati di uno dei concorsi per personale civile con più posti disponibili – ben 250 – degli ultimi anni.

Il Ministero dell'Interno sta procedendo con grande celerità agli adempimenti necessari per lo svolgimento del concorso, che mira a potenziare le Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale con funzionari altamente qualificati, in possesso, tra l’altro, di buone competenze linguistiche, requisito non comune nelle selezioni pubbliche.

Considerata la situazione di forte pressione migratoria che grava attualmente sul nostro Paese, il governo ritiene evidentemente una priorità velocizzare il più possibili le procedure per l’esame delle domande di asilo, poiché una percentuale molto elevata di coloro che arrivano sulle coste della Penisola ricorre a questa possibilità per rimanere legittimamente sul territorio nazionale.

I nomi dei commisari

Il Capo Dipartimento delle politiche per il personale del Ministero dell’Interno, prefetto Luigi Varratta, ha nominato i seguenti componenti della commissione d’esame:

il prefetto Fabia D'ANDREA, che svolgerà le funzioni di presidente

il ricercatore Francesco CHERUBINI, in qualità di componente

il viceprefetto Anna Rita DIOTALLEVI, anch’essa componente

il funzionario linguistico Claudia PIPERNO, quarta componente.

il funzionario ammistrativo Daniela SEPE, che fungerà da segretario della commissione.

Per quanto riguarda i componenti esperti nelle lingue straniere eventualmente scelte dai candidati per la prova orale facoltativa, e per il componente esperto in informatica, il decreto rinvia a un successivo provvedimento.

Il ruolo dei singoli commisari

Forse qualcuno di voi si starà domandando che utilità può avere sapere chi siamo i commissari.

In realtà questa informazione può risultare molto utile, perché, alla luce dell’esperienza che essi hanno maturato in ambito lavorativo, è possibile impostare lo studio ponendo particolare attenzione su certi argomenti piuttosto che su altri: se (faccio un esempio del tutto teorico, beninteso) sono specializzato sulla tutela dei minori non accompagnati, o sul diritto dei rifugiati, è più probabile che chieda al candidato di parlare di questo, invece che dei meccanismi istituzionali dell’Unione Europea.

Intendiamoci, non è possibile dedurre dal nome dei commissari quale traccia uscirà allo scritto né quali domande verranno fatte all’orale, nessuno ha la sfera di cristallo, ma avere dei suggerimenti su cosa approfondire maggiormente sì, questo si può fare.