In Italia è ormai un dato di fatto che molti Lavoratori guadagnino meno di quanto dichiarato sul contratto. La conferma arriva direttamente dall'Ocse, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, dalla voce di Andrea Garnero, economista italiano che ha rivelato una serie di dati estremamente preoccupanti dal punto di vista socio-economico. La media è di uno sconcertante -20%, e i picchi maggiori possono essere facilmente individuati nel mezzogiorno italiano, dove gli stipendi possono essere più bassi anche del 27%. Una percentuale variabile, anzi, si potrebbe dire inversamente proporzionali alle dimensioni dell'azienda.

Quindi, più è grande e maggiore è il numero di dipendenti che ci lavorano, minore sarà il gap tra quanto guadagnano e quanto avrebbero dovuto percepire.

Meccanismi che permettono di sottopagare un lavoratore

L'economista Andrea Garnero ha spiegato nei suoi report quali sarebbero i perversi meccanismi che permettono ai datori di lavoro di sottopagare i propri dipendenti. In primis si attesta il lavoro sommerso, ma anche la consueta richiesta di ore extra non retribuite come straordinari. Altra metodologia sarebbe quella di sotto-inquadrare i propri dipendenti. Ad esempio assumendoli con un contratto part-time su carta e tenerli poi full-time o addirittura licenziarli da dipendenti ed assumerli come consulenti esterni facendo aprire la partita Iva ed evitando così i costi dei contributi.

Tuttavia, il giovane economista italiano cerca di risalire a quella che potrebbero essere le vere cause e la radice di questo male sociale ed economico, rimarcando come il popolo italiano possegga una particolare attitudine ad uno scarso rispetto delle regole a differenze dei restanti paesi europei.

I settori più colpiti

Secondo i dati raccolti, il settore più penalizzato sarebbe quello agricolo.

Dove risultano abbondantemente sottopagati oltre il 32% dei lavoratori. Subito dopo si troverebbe l'intero settore del "food & beverage" dove le retribuzioni medie sarebbero più basse del 21%.

Quale è invece il settore dove il gap è minore? Quello della Pubblica Amministrazione, dove un -4,1% di stipendio percepito rispecchia da vicino quanto previsto dai contratti collettivi.

Possibili soluzioni

Al momento nulla di concreto. Tuttavia, Andrea Garnero assicura che i fattori che permetterebbero di migliorare questo fenomeno sono sempre gli stessi: modernizzazione dei rapporti sindacali e l'adeguamento dei salari al reale costo della vita. Il tutto accompagnato da una ragionevole pressione fiscale sulle imprese.