Il governo ha allo studio un nuovo bonus assunzioni disoccupati che dovrebbe consentire, secondo le previsioni dei tecnici di Palazzo Chigi, l’ingresso nel mondo del lavoro di almeno 300 mila giovani.

Si tratta di una riedizione degli sgravi contributivi per i nuovi assunti introdotti dal governo Letta ma, presumibilmente, con limiti meno stretti, visto che la precedente misura non ha ottenuto gli effetti desiderati sull’incremento dell’occupazione.

Come funzionerà il nuovo bonus assunzioni 2018

Secondo le ipotesi allo studio, il nuovo bonus assunzioni dovrebbe consistere in uno sgravio contributivo del 50 per cento a favore delle aziende che assumono a tempo indeterminato un giovane disoccupato fino a 29 anni, con l’ipotesi di prevedere l’innalzamento della sogli anagrafica a 35 anni, ma su questo punto si creerebbe un problema con le norme europee che non prevedono la possibilità di discriminare per età.

Per quanto riguarda l’entità degli sgravi, questi dovrebbero rappresentare il 50% dei contributi previdenziali, con un tetto massimo fissato a 3.250 euro e per la durata di 2 o 3 anni.

La grossa novità, rispetto al bonus assunzioni precedente, riguarda il fatto che questi dovrebbero interessare tutto il territorio nazionale e non solo le aree del Mezzogiorno e quelle svantaggiate. Gli sgravi, inoltre, non saranno condizionati all’aumento di occupati nell’azienda rispetto all’anno precedente e potrebbero avere una continuazione di altri due anni dopo il triennio iniziale con una riduzione del bonus al 30 e al 20 per cento.

Le norme anti-licenziamento contro gli abusi

Del nuovo bonus assunzioni disoccupati ha parlato anche il ministro del lavoro Poletti che, in una intervista al Corriere della Sera, ha espresso l’intenzione di rendere permanente l’incentivo prevedendo l’introduzione di norme in grado di prevenire comportamenti scorretti e speculativi da parte delle aziende.

Queste potrebbero, infatti, approfittare del bonus per effettuare operazioni di ‘sostituzione’ dell’attuale personale con altro meno costoso, oppure licenziare il personale assunto con le decontribuzioni previste dal Jobs Act, giunte alla scadenza, per assumere nuovi dipendenti usufruendo del nuovo bonus. A questo proposito si dovrebbero prevedere norme anti-licenziamento che prevedano la concessione degli sgravi solo alle aziende che non hanno effettuato licenziamenti nei sei mesi precedenti e nei sei mesi successivi alla richiesta del bonus.

Maggiori dettagli sul nuovo bonus assunzioni per i disoccupati dovrebbero essere resi noti entro il prossimo 20 settembre, quando il Governo sarà chiamato a presentare il Documento di Economia e Finanza che costituirà la base di partenza per l’elaborazione della Legge di Bilancio 2018.