Le ultime notizie al 2 agosto 2017 sulle Pensioni anticipate ed in particolare sulle tematiche infuocate quali l'aspettativa di vita, precoci e donne ci giungono da un'interessante intervista esclusiva che ci ha rilasciato l'onorevole Roberto Simonetti, Lega Nord, che ringraziamo per la solita disponibilità.

Pensioni 017, Stop adeguamento speranza di vita

-Onorevole Simonetti, lei ha asserito che il meccanismo dell'adeguamento alla speranza di vita non ha più ragione di essere. Può spiegarci cosa intende e come la Lega pensa di poter superare il decreto legge 78 del 2009?

Non ha più ragion d'essere perché son venuti meno i presupposti fondamentali per cui era stato introdotto. Di fatto l'innalzamento dell'età anagrafica operato con la riforma delle pensioni Fornero ha già assorbito gli aumenti di età anagrafica previsti nel 2009, quando era stato "studiato" tale meccanismo per standardizzarlo alla media europea in maniera graduale. Non solo, addirittura ora abbiamo superato la media europea dell'età pensionabile. A titolo di esempio ricordo che in Germania l'età pensionabile è fissata a 67 anni nel 2029, mentre nel Regno Unito si andrà in pensione a 65 anni -sia uomini che donne- a decorrere dall'anno prossimo. Addirittura l'Austria manda in pensione gli uomini a 65 anni e le donne a 60, con la previsione di un aumento progressivo e graduale per parificarne l'età pensionabile entro il periodo 2014-2033.

Credo che questi dati siano più che sufficienti per sostenere che l'adeguamento dell'età pensionabile alla speranza di vita non ha più ragion d'essere. La Lega, pertanto, propone una sterilizzazione del maccanismo in attesa di una revisione complessiva della materia pensionistica.

Pensioni anticipate 2017, la nuova proposta della Lega Nord

-Può spiegarci in cosa consiste la proposta di legge a sua prima firma depositata alla Camera dei deputati?

La vigente normativa prevede che l'adeguamento alla speranza di vita avvenga con decreto direttoriale, la cui mancata emanazione costituisce danno erariale. Poiché riteniamo che una scelta così importante, come quella di trattenere i lavoratori e le lavoratrici bloccandone il diritto di accesso alla pensione, non possa dipendere da un automatismo sanzionabile, la nostra proposta di legge prevede, innanzitutto, che l'eventuale provvedimento di innalzamento dell'età pensionabile per adeguamento alla speranza di vita sia emanato con decreto ministeriale, in luogo di quello direttoriale, e di conseguenza l'abrogazione della responsabilità erariale.

Opzione donna e precoci, con 40 anni andare in pensione è un diritto

Diverse sono le proposte della Lega già presentate in Parlamento per le donne ed i lavoratori precoci, come "quota 100" o "proroga opzione donna", tutte queste sono accomunate da una convinzione ben precisa: che con 40 anni di contributi andare in pensione è un diritto sacrosanto. Voi cosa ne pensate delle affermazioni dell'onorevole Simonetti?