Ieri, mercoledì 30 agosto, si è tenuto il primo degli incontri programmati tra governo e sindacati sulle Pensioni. Il tema di Opzione Donna non è stato trattato ma ciò non significa che non se ne parlerà. Sono in calendario, infatti, altre riunioni, nel breve termine, in una delle quali si parlerà anche del regime sperimentale. Sarà una giornata chiave, non soltanto per i sindacati, che nella loro piattaforma hanno inserito OD, ma anche per l'esecutivo, che dovrà dare delle risposte concrete alle lavoratrici. La partita previdenziale, al femminile, sta per vivere il suo momento più importante.
Il nuovo confronto
La discussione sulle pensioni delle donne sarà affrontata nell'incontro in programma il prossimo 7 settembre, di giovedì. Sarà un confronto delicato, durante il quale dovrà essere tracciata la strada maestra da seguire. Governo e sindacati sono ad un bivio. Davanti a loro si profilano due ipotesi, diverse tra loro e per questo motivo viste con occhi differenti da parte delle lavoratrici. Da una parte c'è l'Ape donna, che darebbe la possibilità all'esecutivo di uniformare, fondamentalmente, il sistema previdenziale, modellando il nuovo anticipo pensionistico sulla falsa riga di quello già esistente per determinate categorie di lavoratori.
Dall'altra parte ritroviamo la proroga di Opzione Donna al 2018, per cui continuano a battersi a centinaia, ogni giorno, all'interno del gruppo "Proroga Opzione Donna al 2018" di Giulia Molinaro e Vania Barboni, oltre che su Twitter, dove l'azione dell'utente Valter Benetello, oltre a Silvia Antonelli, sta mantenendo viva l'attenzione generale su una questione di fondamentale importanza per le lavoratrici.
Da sottolineare, a questo proposito, il traguardo quasi raggiunto dei 21.000 sostenitori della raccolta firme per la petizione relativa alla proroga di OD, rilanciata sul sito change.org dall'amministratrice del gruppo, la signora Molinaro.
Le ultime dichiarazioni
Riguardo al prepensionamento delle donne, non sono mancate importanti dichiarazioni in quest'ultima settimana.
Cesare Damiano, attraverso una nota sul proprio sito ufficiale, ha posto l'attenzione sul riconoscimento dei lavori di cura. Le affermazioni dell'ex ministro del Lavoro non sono state accolte con entusiasmo da parte delle lavoratrici appartenenti al gruppo di OD, tutt'altro, in quanto per loro l'unica soluzione sarebbe la proroga oppure la resa strutturale della misura.
A meno di una settimana dall'incontro, forse, decisivo sulla pensione anticipata delle donne, restiamo in attesa delle possibili novità o nuove dichiarazioni dei politici, attesi da una partita molto importante in campo previdenziale, che riguarda la platea femminile, che rappresenta ad oggi una buona fetta dei lavoratori italiani. Per il Partito democratico, presentarsi all'appuntamento elettorale del prossimo anno con l'annuncio di una riforma previdenziale che comprenda anche una soluzione per le lavoratrici, sarebbe molto importante.