Le novità sulle Pensioni ad oggi 24 agosto 2017 vedono avvicinarsi sempre più la ripresa dei lavori in merito alle due tematiche parallele che abbiamo seguito nelle ultime settimane. Nonostante i mesi estivi siano in genere caratterizzati da una situazione relativamente tranquilla, abbiamo visto come quest'anno la discussione è andata in crescendo sia per quanto concerne le misure di flessibilità decise con la precedente Manovra (come l'APE nelle varie declinazioni e la Quota 41), sia riguardo il possibile aumento dell'età pensionabile a partire dal 2019, con l'applicazione dell'adeguamento all'aspettativa di vita.
Si tratta con tutta probabilità dei prodromi di una discussione che già a partire dalle prossime settimane diventerà ancora più accesa, visti gli appuntamenti di confronto programmati. Nel tardo pomeriggio di ieri è arrivata la prima conferma dal Ministero del Lavoro sul prossimo tavolo tra esecutivo e parti sociali, programmato per il 30 agosto 2017. Nel frattempo proseguono le prese di posizione in arrivo dai Comitati e dagli stessi lavoratori. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
Pensioni anticipate e APE: dal CODS si evidenzia la necessità di valorizzare il lavoro di cura
Tra i provvedimenti che potrebbero trovare accoglimento all'interno della prossima legge di bilancio quello della creazione un'APE donna sembra essere sempre più vicino.
Come già sottolineato in precedenza nella nostra rubrica "Parola ai Comitati" e sulla pagina "Riforma pensioni e lavoro", dal Comitato Opzione Donna Social si continua a ribadire l'importanza di una simile opzione. "L'obiettivo di questo Comitato è di concorrere al miglioramento della qualità della previdenza femminile VIGENTE in modo oggettivamente sostenibile, valorizzando il lavoro di cura che è da sempre appannaggio delle donne ma che mai è stato riconosciuto mentre ci ha penalizzato e ci penalizza nel percorso di crescita lavorativa", ha spiegato nella serata di ieri la fondatrice Orietta Armiliato.
Per quanto concerne il possibile meccanismo di funzionamento, questa valorizzazione "si potrà esprimere con il riconoscimento di anni di contribuzione o, ancor meglio, con qualche anno di età in meno da detrarre dai requisiti di accesso vigenti". Un'ipotesi che "non contravverrebbe a nessun monito sul discrimine di genere", ha concluso la rappresentante del Comitato.
Per le risposte sull'APE sociale e la Quota 41 meno di due mesi dal termine
Nel frattempo prosegue l'attesa dei lavoratori che hanno inviato le proprie domande di pensionamento tramite APE social e Quota 41 entro la prima scadenza utile (ricordiamo che è ancora possibile procedere fino al prossimo 30 novembre). Mancano ormai meno di due mesi dal termine ultimo del 15 ottobre 2017 che l'Inps deve rispettare per dare il proprio responso, ma sono in molti a sperare che una risposta possa arrivare anche prima. Il problema resta lo spartiacque di un'eventuale accettazione o rifiuto della pratica, stante che i vincoli sono molto stringenti e non tutti i 66mila richiedenti potrebbero essere riusciti a centrare l'obiettivo.
Ma il feedback appare di grande importanza anche a livello collettivo perché arriverà nel pieno della discussione per la legge di bilancio 2018 e potrebbe influenzare le eventuali richieste di estensione della platea, visto che il budget complessivo per il 2017 prevedeva al massimo il finanziamento di 60mila pensionamenti tramite APE sociale e Quota 41.
Aspettativa di vita: dalla Camera no all'aumento dell'età a 67 anni
Concludiamo con un riferimento all'ultimo veto in arrivo dalla Camera rispetto alla prosecuzione automatica degli adeguamenti all'aspettativa di vita. A prendere nuovamente posizione è stato l'On Damiano, che attraverso una nota chiede all'esecutivo di non "opporre veti pregiudiziali" ed al contrario di "aprire una discussione sul tema" per "mettere in conto una revisione del meccanismo: già con il calo del 2015 non c’è spazio per un ulteriore aumento dell’età pensionabile di 5 mesi dal 2019".
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