Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 2 agosto 2017 riguardano i sindacati, le pensioni integrative e la flessibilità previdenziale. Si parte con le ultime dichiarazioni in arrivo dalle parti sociali. "Giovani contro anziani e viceversa. Continuano a contrapporci gli uni agli altri e francamente non se ne può più". Ad affermarlo di recente tramite i social network è il Segretario Generale Spi - Cgil Ivan Pedretti, che ha motivato il post ricordando che "a fare la predica sono i soliti soloni che guadagnano decine di migliaia di euro al mese".

Secondo il sindacalista, non vi sarebbe quindi un valido motivo per alimentare quello che definisce come uno "scontro generazionale", perché diminuire i diritti per le persone in età avanzata non garantisce un miglioramento dello stile di vita dei giovani. Al contrario, "servirebbero piuttosto un lavoro stabile e retribuzioni almeno dignitose". Per quanto riguarda invece le rivendicazioni avanzate dal sindacato, "continuiamo a lavorare sul merito delle questioni e stiamo discutendo con il Governo la definizione di una pensione di garanzia per i giovani. Perché alla propaganda e agli editoriali semplificati preferiamo ancora l'antico e prezioso mestiere del Sindacato", ha concluso Pedretti.

Fondi pensione, i risultati per i primi mesi del 2017

Nel frattempo arrivano importanti novità anche dal comparto della previdenza integrativa di secondo pilastro. Ad aggiornare i dati in merito all'andamento dei primi sei mesi dell'anno è un dossier realizzato dall'Ufficio Studi di Consultique e ripreso dal Sole 24 Ore, all'interno del quale si sottolinea la caratterizzazione delle performance diversificata sulla base dei comparti.

Con la lieve ripresa dell'inflazione, i fondi monetari e obbligazionari hanno infatti arrancato rispetto alla rivalutazione del TFR. Quest'ultimo avrebbe conseguito nel primo semestre dell'anno una crescita dell'1,13%, dato difficile da conseguire per le linee garantite. Al contrario le linee bilanciate e quelle azionarie hanno mostrato risultati migliori.

Ad esempio, per i fondi negoziali (sottoscrivibili dai lavoratori sulla base della categoria contrattuale di appartenenza) i risultati sono stati superiori all'inflazione e rispettivamente dell'1,27% per i primi e del 2,47% per i secondi.

Le previsioni della RdS sulla sostenibilità dei conti

Se la previdenza privata sembra continuare a fornire buone performance nel medio e lungo termine, resta invece qualche preoccupazione da dipanare in merito a quella ordinaria. A sottolineare i rischi di una possibile impennata nella spesa sarebbe stata la stessa Ragioneria dello Stato, che ha individuato nel 2040 uno degli anni maggiormente a rischio. Il problema sarebbe un possibile aumento della spesa sul Prodotto Interno Lordo dello 0.8%.

La causa maggiore continuerebbe ad essere la mancata crescita del Paese, ma sulla stabilità dei conti previdenziali potrebbe incidere anche il freno dell'immigrazione. A fare da contraltare, perlomeno nel breve termine, sarebbero invece i dati confortanti sull'andamento dell'economia.

Pensioni anticipate, occhi puntati sulla FASE 2 del confronto tra Governo e sindacati

Sul comparto previdenziale vi è poi ancora da chiarire quale sarà il reale impegno del Governo in merito alle misure di apertura e flessibilità in discussione con i sindacati. Allo studio vi sarebbero innanzitutto delle nuove misure di sostegno per i giovani, per le donne, per gli adeguamenti degli assegni all'inflazione e per il rilancio dei fondi pensione.

Mentre si attende ancora di vedere realizzati tutti i provvedimenti inseriti all'interno della Manovra 2017, come per il caso dell'APE volontaria, della versione aziendale e della Rendita Integrativa Anticipata Temporanea (RITA). Tutti provvedimenti sui quali ci si aspetta il via libera definitivo per il mese di settembre.

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