#Riscattalaurea, questa è la nuova campagna social che sta girando in web in questi giorni. Una campagna che ha come scopo di promuovere la causa di valutazione che integri nel conteggio della pensione anche gli anni che sono stati passati all’università.

La diffusione di questo hashtag nelle le reti sociali, specialmente su Facebook e Twitter, ha attirato l'attenzione anche del sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta che insieme al suo gruppo di lavoro sta considerando seriamente questa proposta partita dalla rete.

Cosa significa il riscatto degli anni di laurea?

Secondo questa proposta, il #riscattalaurea significa avere un riscatto gratuito della Laurea, iniziando a "calcolare" come anni di contributi pagati tutti gli anni passati sui libri e nelle aule dell'Università per avere la possibilità di maturare prima i requisiti per il pensionamento oppure di aumentare l'assegno finale. In poche parole si calcolerebbe come se il laureato avesse lavorato ed avesse versato i rispettivi contributi. Questo permette da un lato di poter andare in pensione in anticipo e dall’altro di ricevere un assegno più generoso.

La situazione attuale prevede che di norma i cittadini inizino a contribuire alla formazione della loro pensione dopo aver iniziato la propria attività lavorativa mentre i laureati vedono molto più lontano l'obiettivo per poter raggiungere la pensione di anzianità, siccome cominciano più tardi a pagare i contributi.

Tutto ciò ora è possibile solo pagando e per questo l'iniziativa propone che divenga gratuito e che tali contributi per i laureati vengano pagati dallo Stato.

Cosa ha ottenuto finora il gruppo dopo aver iniziato la campagna #riscattalaurea?

La proposta è stata integrata nell'agenda del ministro dell'Istruzione che ha annunciato la possibilità di esaminare più profondamente tale proposta.

Per il gruppo che ha lanciato l'iniziativa questo si intende come il primo traguardo, nonché sulla loro pagina della rete sociale Facebook hanno raggiunto fin ora 22.646 "mi piace" e quasi 23 mila follower su Twitter.

Inoltre i promotori dell'iniziativa, Rosario Pugliese e Luigi Napolitano, sono stati ricevuti dal capo Dipartimento per la Formazione Superiore e la Ricerca, Marco Mancini, che si può considerare come un altro traguardo raggiunto, poiché la loro iniziativa ha attirato l'attenzione inaspettata.

Intanto il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, considerando di grande interesse tale proposta, si è espresso che da un lato il riscatto della laurea è troppo costoso e dall'altro la partecipazione alla vita lavorativa non può cominciare con il primo stipendio.

Nonostante i tanti che hanno approvato questa iniziativa, ci sono anche quelli che pensano che se si approva dovrà essere applicata per tutti. Ci sono state molte contestazioni per quanto riguarda il fatto che questo riscatto gratuito sarà applicato solo per il laureati che abbiano terminato "in corso" gli anni di studio (eccetto dei casi particolari) e che appartengano alla generazione nata dal 1980 al 2000. Un altro ostacolo è anche il fatto che al momento della domanda la persona in questione sia in fase di laurea.

Tutto ciò fa in modo di avere il mondo del web diviso in due gruppi, quelli che approvano l'iniziativa proposta e quelli che dicono che dovrà essere applicata per tutti o per nessuno.