A partire da settembre si potrà uscire dal lavoro con l'Ape volontario. Dopo lunghi mesi di attesa, infatti, il decreto attuativo sulla nuova misura previdenziale sta per essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, l'ultimo passo per diventare definitivamente operativo.

Pronto il decreto attuativo sull'Ape volontario

Migliaia di lavoratori, quindi, avranno la possibilità di richiedere il pensionamento dopo il raggiungimento di almeno 63 anni di età anagrafica e 20 anni di contributi effettivamente versati a condizione di non trovarsi a più di tre anni dal raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.

Si tratterebbe di una sorta di prestito a carico delle casse statali erogato con l'ausilio di banche ed istituti di assicurazione da restituire con dei micro prelievi nel momento in cui viene percepita la pensione piena.

La misura studiata dal Governo Renzi potrebbe concludere a breve il suo iter e come anticipato alcuni giorni fa dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti potrebbe diventare operativa a partire da settembre. Numerosi sono stati i dubbi che hanno determinato i ritardi nell'emanazione del dpcm da parte dell'esecutivo. Il testo, infatti, sarebbe già passato in esame al Consiglio di Stato che avrebbe espresso parere positivo anche se avrebbe suggerito qualche modifica come per esempio, le convenzioni da stipulare con gli istituti di credito erogatrici del prestito ventennale, la necessità di indicare nella richiesta di accesso alla misura eventuali situazioni debitorie pregresse e l'introduzione di una misura che possa ridurre un futuro contenzione fra le banche e il lavoratore che deciderà di anticipare l'uscita attraverso il meccanismo dell'Ape volontario.

La norma sarà retroattiva

Da segnalare la retroattività della norma: con i notevoli ritardi accumulati, infatti, i giudici di Palazzo Spada avrebbero deciso di far beneficiare della misura sin dalla data del primo maggio 2017; data in cui avrebbero dovuto essere pronti i decreti attuativi. E' questa una delle richieste del Consiglio di Stato al fine di escludere da ogni penalizzazione i diretti interessati del provvedimento atteso ormai da alcuni mesi.

Richiesta che sembrerebbe essere stata accolta dal Governo Gentiloni che entro pochi giorni dovrebbe firmare il decreto per poi diventare operativo a settembre. Dopo l'Ape volontario, rimane da affrontare anche alcuni punti riguardante una maggiore flessibilità in uscita e l'estensione delle platee per l'accesso all'Ape Social e alla Quota 41.