Nelle ultime settimane la proposta finalizzata a riscattare gratuitamente la propria laurea è stata tra i temi caldi della riforma previdenziale. L'idea parte dal Sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta e risale al mese di aprile, ma solo recentemente ha ottenuto un vero e proprio palcoscenico mediatico grazie ai social network e al Coordinamento nazionale riscatto laurea (CNRL). La pagina Facebook del gruppo ha raggiunto in breve tempo i 20mila follower, a conferma di quanto interesse vi sia dietro alla questione. D'altra parte, la misura sembra poter essere di particolare utilità soprattutto per i giovani che si trovano ad affrontare un mercato del lavoro statico ed una prospettiva di carriera discontinua.
Le ultime indiscrezioni di stampa sul funzionamento della misura
Sulla base delle ultime indiscrezioni di stampa, proprio i giovani potrebbero essere i destinatari preferenziali della misura di flessibilità previdenziale. Sembra invece più complicato rendere possibile il riscatto anche in senso retroattivo, per chi ha già ottenuto il titolo. Si tratterebbe infatti di un provvedimento molto costoso. Di sicuro al momento si rimane nel campo delle supposizioni, non solo per il fatto che i dettagli risultano tutt'altro che definiti, ma anche perché si potrà entrare nel vivo della questione quando saranno più chiari i confini della prossima legge di bilancio, che dovrebbe accogliere l'eventuale provvedimento di riscatto gratuito.