Potrebbe esserci una novità sul fronte della pensione anticipata con opzione donna per il 2017. Infatti, la legge di Stabilità 2016 prevedeva la possibilità di proroga delle Pensioni con opzione donna qualora dovessero rimanere risorse inutilizzate rispetto a quelle stanziate dal Governo. E, pertanto, entro la fine di settembre 2017 l'Inps ed il Governo Gentiloni dovranno comunicare al Parlamento i dati inerenti al monitoraggio dell'opzione donna: in primo luogo il numero delle donne interessate dalla sperimentazione, ma anche le risorse previdenziali utilizzate.

E, nel momento in cui dovessero risultare dei fondi aggiuntivi, il Parlamento potrebbe intervenire sulle pensioni anticipate delle donne con una ulteriore proroga alla sperimentazione.

Proroga pensioni anticipate opzione donna 2017/2018: requisiti necessari

Come è già avvenuto per la pensione anticipata con opzione donna in occasione della legge di Bilancio 2017. La data entro la quale al Parlamento dovranno arrivare i dati dell'uscita anticipata con questo canale dovrà essere il 30 settembre 2017. Interessate alla proroga sarebbero le donne nate nel 1959, in attesa di provvedimenti sulla pensione anticipata rientrando tra quelle in data successiva alla sperimentazione finora attivata. Infatti, i requisiti attuali di pensione con la sperimentazione per le donne prevede che l'uscita sia garantita alle donne nate nel 1958 (anche statali) ovvero entro il 1957 nel caso in cui dovessero lavorare come autonome.

In entrambe le situazioni, sono necessari trentacinque anni di versamenti contributivi avvenuti entro il 31 dicembre del 2015. Ma per questa formula di pensione anticipata è previsto un taglio della futura pensione: l'assegno percepito, infatti, potrebbero subire una decurtazione fino al 30 per cento rispetto all'ultimo reddito percepito.

Chi potrebbe beneficiare della proroga opzione donna 2017 per la pensione anticipata?

Quali possibilità avranno le lavoratrici nate nel 1959 di sperare in una proroga della pensione anticipata con opzione donna nel prossimo autunno? Con gli ultimi due interventi del Governo sull'opzione donna sono stati investiti due miliardi e mezzo di euro per l'uscita prevista di 36 mila lavoratrici fino al 2022.

Nel caso in cui dovessero risultare risorse non utilizzate per questo canale di pensione anticipata, il Parlamento, con provvedimento di carattere legislativo (e, pertanto, al di fuori dei decreti del Governo), potrebbe stabilire la proroga della sperimentazione, allungando i parametri dei versamenti contributivi oltre la fine del 2015. Con allungamento della platea delle donne interessate alla pensione anticipata anche per il 2018.