Dall'introduzione della riforma Fornero in Italia si va e si continuerà ad andare in pensione con un assegno previdenziale sempre più leggero. A parte i pochi fortunati che sono riusciti a tagliare il traguardo della pensione nel 2009, quando bastavano 57 anni di anzianità e l'emolumento a cui si aveva diritto era superiore del 10% rispetto ad oggi, tutti gli altri hanno subito un deprezzamento consistente dell'assegno dovuto all'aggiornamento periodico dei coefficienti di calcolo. Infatti, il meccanismo introdotto dalla riforma Fornero premia chi rimane al lavoro fino a 70 anni e 7 mesi.
I tagli succedutisi negli ultimi anni
L'ultimo taglio, in ordine di tempo, è stato operato nel 2016. Precisamente a gennaio. In questo modo i coefficienti di calcolo aggiornati, rispetto all'ultima modifica del 2013, rimangono validi per tutto il triennio 2016 - 2018.
Nel triennio precedente, cioè 2013 - 2015, le Pensioni avevano subito già un taglio di circa il 3% rispetto al triennio precedente, 2010 - 2012, e, addirittura, del 7% rispetto a chi è andato in pensione nel 2009. Con il taglio del 2016, di circa il 2%, l'assegno pensionistico è, cumulativamente, più leggero di quasi il 12%. Per rendere meglio l'idea, dal 2009 ad oggi, su un montante contributivo di circa 100 mila euro, sono stati decurtati circa 800 euro all'anno.
Un esempio chiarificatore
Per chiarire, ipotizziamo che un soggetto vada in pensione a 65 anni d'età . Se i 65 anni sono stati compiuti nel 2009, su un montante di 100 mila euro, il cittadino percepirà una pensione annua di 6136 euro. Se i 65 anni sono stati compiuti nel corso del triennio 2010 - 2012, a parità di condizioni, la pensione annua sarà inferiore di 516 euro rispetto a coloro che sono stati collocati a riposo nel 2009.
Se i requisiti per la pensione sono stati conseguiti nel corso del successivo triennio, 2013 - 2015, l'importo annuo, sempre a parità di montante contributivo, sarà di 5435 euro. Questo significa 701 euro in meno rispetto a coloro che sono andati in pensione nel 2009. Chi, infine, matura i 65 anni nel corso del triennio 2016 - 2018, vedrà corrispondersi una pensione annua di 5326 euro, cioè 810 euro in meno rispetto sempre a coloro che sono andati in pensione nel 2009.
Dal 2019 ulteriore cambiamento
Come abbiamo visto, fino ad oggi, gli aggiornamenti dei coefficienti di calcolo della pensione erano aggiornati ogni 3 anni. A partire dal 2019, invece, l'aggiornamento verrà effettuato ogni due anni. Questo, ovviamente, consentirà ulteriori risparmi di spesa pensionistica.