Quello dell'immigrazione è un tema che resta molto caldo per l'Italia, soprattutto quando si parla della necessità di battere i pugni sui tavoli europei per chiedere aiuti concreti a Bruxelles relativamente ad un fenomeno che il Paese è spesso costretto a fronteggiare con le proprie uniche forze, a discapito di un certo disinteresse da parte degli paesi dell'Unione.

Il fenomeno, però, ha generato anche un altro tipo di situazione ed è quella che riguarda gli stranieri regolari in Italia che molto spesso sono diventati un'importante"forza lavoro" che qualcuno, con tono un po' provocatorio nei confronti di chi non li vede di buon occhio, definisce una vera e propria risorsa in grado di pagare le Pensioni degli italiani. In senso molto "lato" si intende l'importanza del loro ruolo nel versare contributi che vengono utilizzati per pagare gli attuali assegni pensionistici.

Immigrati e pensioni: le ultime sui dati

Un'inchiesta pubblicata da "Il Giornale" pone l'accento su una vera e propria indagine economica fatta di addizioni e sottrazioni, tesa a individuare se i lavoratori stranieri sono davvero una risorsa per l'Italia.

Secondo quanto rivela lo studio la presenza in Italia di immigrati regolari genererebbe un passivo di circa 5 miliardi di euro.

Allo Stato dagli immigrati lavoratori regolari arriverebbero circa 9,7 miliardi di euro rappresentati dal gettito fiscale e 10,9 miliardi di contributi previdenziali. La sommma delle spese, invece, sarebbe superiore: 8,3 miliardi di euro servirebbero per assicurare loro sanità, scuola e servizi sociali, per casa ad ulteriori spese di sostegno 3,4 miliardi, 3 miliardi per per carceri e tribunali e 10 miliardi di "debito implicito pensionistico. I dati vengono rivelati al quotidiano dal Centro Studi impresa Lavoro.

Pensioni: le ultime

Ma cosa si intende per debito implicito?

In maniera molto semplificata si pone l'accento sul fatto che oggi i lavoratori immigrati assicurano il pagamento delle pensioni a chi ne usufruisce, ma nel momento in cui toccherà a loro ricevere il vitalizio pensionistico occorrerà che ci sia qualcun altro a fare lo stesso con loro. Ed inoltre si fa riferimento al fatto che attualmente degli 81.660 pensionati stranieri in Italia ben 49852 sarebbero pensioni sociali che non deriverebbero da lavoro svolto e contributi versati. Si legge, inoltre, che negli ultimi anni gli occupati italiani sono scesi di un milione di unità, l'incremento tra gli stranieri supera le 700.000 unità.