Le ultime notizie sulla riforma pensioni, ad oggi, martedì 5 settembre 2017, sono relative alla firma del Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, sul Dpcm riguardante l'Ape volontario. Ci occuperemo, inoltre, del tavolo di discussione Governo-sindacati in merito alla fase 2 della riforma Pensioni.
Pensioni, notizie oggi 5 settembre 2017: Ape volontaria, firmato Dpcm da premier Gentiloni
Il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, lo aveva annunciato prima delle vacanze estive e, in effetti, ieri è arrivata la firma sul decreto legge riguardante l'Ape volontario: il premier Paolo Gentiloni, infatti, ha sottoscritto il Dpcm attraverso il quale i lavoratori con almeno 63 anni di età e 20 di contributi versati (oltre ad un assegno pensionistico mensile di almeno 702 euro) potranno accedere alla pensione anticipata.
Tutti coloro che intenderanno usufruire della nuova misura pensionistica saranno chiamati a pagare una rata sulla pensione netta futura che andrà da un minimo del 2 per cento sino ad un massimo del 5-5,5 per cento annuo. Come riportato dal quotidiano economico 'Il Sole 24 Ore', però, il valore netto sarà inferiore considerando il credito d'imposta previsto nella Legge di Bilancio, credito d'imposta che potrà arrivare sino al cinquanta per cento dell'interesse.
La procedura prevede la richiesta di certificazione all'Inps, con il lavoratore che avrà la possibilità di conoscere in dettaglio le assicurazioni e le banche che aderiscono alla nuova misura previdenziale predisposta dal Governo. L'adesione verrà effettuata online: il prestito verrà erogato mensilmente sino all'età pensionabile quando l'Inps provvederà a pagare la pensione al netto della rata di ammortamento.
La platea di beneficiari stimata dall'Ansa dovrebbe essere di circa 300mila lavoratori per l'anno 2017 e di circa 115mila nel 2018.
Un aspetto importante contenuto nel decreto è quello relativo alla retroattività della misura: infatti, come anticipato nelle scorse settimane tutti quei lavoratori che hanno maturato i requisiti tra il 1° maggio scorso e la data di entrata in vigore del Dpcm, potranno richiedere entro 6 mesi, la corresponsione di tutti i ratei arretrati.
Ultime notizie pensioni ad oggi 5 settembre 2017: Poletti su pensione minima di garanzia per i giovani
Prosegue, intanto, il confronto tra Governo e sindacati per la fase 2 della riforma pensioni. Per quanto riguarda la questione relativa ai giovani, l'ipotesi che si fa sempre più strada è quella della pensione minima di garanzia, con assegno mensile di circa 650-680 euro, qualora i contributi versati dal lavoratore non raggiungano un livello tale da garantire un importo maggiore.
Il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ieri ha sottolineato come il trattamento minimo si otterrò sommando una quota dell'assegno sociale alla pensione contributiva: l'obiettivo sarà quello di aiutare i giovani a costruirsi un percorso che, di fatto, specialmente nei primi anni di lavoro, risulta spezzettato. Poletti, in ogni caso, ha precisato come il tema sia ancora aperto ad altre opzioni.
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