Il cumulo contributivo anche per i professionisti, nonostante le difficoltà degli ultimi tempi, è finalmente in dirittura di arrivo. Il Presidente dell'Inps, Tito Boeri, intervenuto ieri al Festival del Lavoro, organizzato dai consulenti del Lavoro, ha annunciato ufficialmente che la circolare di attuazione è pronta e sarà trasmessa, forse già oggi o, al più tardi, lunedì, al Ministero del Lavoro.

Anche se le norme di attuazione del cumulo contributivo per i professionisti erano pronte già a dicembre 2016, con la relativa legge di Bilancio, erano rimaste lettera morta, fondamentalmente, per una differenza di requisiti richiesti dalle varie Casse di Previdenza rispetto a quelli vigenti per il resto dei lavoratori italiani.

Il problema non era solo formale, ma presentava dei risvolti molto concreti. Infatti, uno squilibrio del genere avrebbe avuto, come conseguenza, il fatto che le varie Casse si sarebbero trovate a pagare prima gli assegni pensionistici. Questo avrebbe potuto mettere a rischio la tenuta dei loro bilanci che, per legge, devono mantenere un equilibrio che garantisca la loro sostenibilità per 30 anni. Vediamo, ora, la soluzione individuata dall'Inps.

La soluzione annunciata da Boeri

Boeri, prima di spiegare la soluzione individuata, ha voluto precisare che la norma, in se' stessa, è stata redatta in maniera erronea in quanto non chiarisce cosa si dovrebbe fare nel caso ci si trovi davanti a lavoratori con requisiti anagrafici differenti.

Quindi, di fatto, questi casi non hanno una copertura di legge.

Per ovviare a questo inconveniente sarebbe stata trovata una soluzione, per così dire, pro - rata. In pratica, spiega Boeri, il cumulo contributivo spetterebbe immediatamente per accedere alla pensione. Per quanto riguarda l'assegno vero e proprio, però, l'Inps verserebbe quanto di sua spettanza, a titolo di anticipo, soltanto al raggiungimento dei requisiti da lei richiesti.

Lo stesso farebbero le varie Casse di Previdenza al raggiungimento dei requisiti contributivi da loro richiesti.

Il versamento effettuato dall'Inps viene corrisposto a titolo di anticipo, perché, in questo modo, si evita di dover riconoscere le varie quattordicesime, integrazioni e maggiorazioni sociali in caso di importi erogati eccessivamente bassi.

Come risultato si avrà un notevole risparmio di costi.

La proposta di Boeri su occupazione e tassazione del Lavoro

Il Presidente Boeri ha, anche, sollecitato le istituzioni ad un cambio di strategia, passando dall'aumentare la spesa previdenziale ad incentivare maggiormente l'ingresso nel mondo del lavoro di giovani e donne. Per Boeri tutte le risorse disponibili, seppur limitate, devono essere concentrate per ridurre il carico fiscale sui lavoratori. E, al proposito, ha fatto una proposta concreta. Si potrebbe, infatti, portare la decontribuzione fiscale per le imprese che aderiscono a Industria 4.0 a 5 o 6 mila euro, anche se, attualmente, l'intenzione del Governo è di posizionarsi sui 4 mila euro.

Da parte loro i Sindacati confederati, Cgil, Cisl e Uil, sono tornati, ieri, a ribadire la necessità, dal loro punto di vista, di modificare il meccanismo di adeguamento automatico dei requisiti anagrafici all'aspettativa di vita.