Emergono novità dalla legge di Bilancio 2018 sul fronte degli aumenti degli stipendi con i contratti degli statali 2017 e sul Piano Scuola per le retribuzione dei docenti, del personale Ata e dei presidi. Infatti, come annunciato dal ministro Valeria Fedeli in questi ultimi giorni, si mira a stipendi più alti nella scuola per indennizzarne i dipendenti delle perdite subite negli ultimi anni dal blocco dei contratti statali. Dunque, oltre agli 85 euro degli aumenti degli stipendi dal rinnovo del contratto, il personale della scuola potrebbe beneficiare di risorse aggiuntive provenienti dalla legge di Bilancio.

Si prevede l'adozione di un pacchetto che comprende anche altre misure, tra le quali le nuove assunzioni del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario e gli stipendi dei presidi.

Contratto scuola 2017: ultime novità di oggi su aumenti stipendi docenti

Proprio in questi giorni, informa Repubblica, il Governo Gentiloni dovrà scegliere cosa inserire nella Manovra finanziaria 2018 sulla scuola e sull'università. Oltre alle risorse del rinnovo del contratto, il ministro Valeria Fedeli ha chiesto aumenti ulteriori per gli stipendi dei docenti, scatti di anzianità e assunzioni di ricercatori per le università e nuove assunzioni di personale Ata per la scuola. Misure che richiederebbero per il comparto dell'Istruzione uno stanziamento di 1 miliardo e 95 milioni.

Per quanto riguarda i docenti, oltre agli aumenti di 85 euro lordi (al netto, dimezzati), la maggiore gratificazione potrebbe arrivare dal Pacchetto Scuola del Governo. Conti alla mano, lo stipendio dei docenti negli anni del blocco dei contratti statali, ha perso il 15% per l'inflazione. Secondo i calcoli dei sindacati, si tratta di una cifra tra i 150 ed i 250 euro mensili, variabile per ruolo ed anzianità.

Altro obiettivo più volte richiamato dal ministro Valeria Fedeli è quello dell'equiparazione degli stipendi dei docenti delle scuole italiane a quelli delle scuole europee. Ad oggi, un insegnante della scuola media, guadagna 30.000 euro lordi annui a metà carriera, mentre la media della Ce si assesta sui 36.000.

Contratti statali e scuola: ultime novità bonus 80 euro e chiamata diretta

In attesa dell'Atto di indirizzo della Fedeli che dovrebbe arrivare all'Aran per portare avanti le trattative per il rinnovo del contratto scuola, i sindacati chiedono anche alcune modifiche alla legge di riforma della Buona scuola. Nel dettaglio, la Flc Cgil chiede che possano essere spostate le riforse del bonus di merito della scuola ed il bonus di 500 euro per la formazione sugli aumenti degli stipendi. Questa quota, pertanto, cambierebbe da variabile in base al merito, ad una parte fissa della busta paga dei docenti. L'aumento sarebbe garantito a tutti i docenti. Inoltre, nell'ottica di ritornare a decidere sulle questioni della scuola in ambito contrattuale e non più legiferativo, i sindacati chiedono che vengano rivisti alcuni istituti della legge 107, primo tra tutti la chiamata diretta dei docenti.

Contratto scuola e statali 2017: stipendi presidi e assunzioni Ata

Ulteriore nodo del rinnovo dei contratti degli statali e del personale della scuola è rappresentato dal bonus 80 euro. L'eventuale aumento degli stipendi di numerosi statali che guadagnino tra i 23 ed i 26 mila euro annui potrebbe determinare la perdita e la restituzione della misura di Renzi. Il Governo Gentiloni, informa Repubblica, starebbe studiando degli interventi di tipo fiscale per evitare la restituzione del bonus, come peraltro avviene già nel settore privato. Per quanto concerne lo stipendio dei presidi, nel Pacchetto Scuola della Fedeli è previsto uno scatto di stipendio che dovrebbe essere iscritto nel Bilancio 2018 per cerca 90 milioni di euro.

L'effetto sarà quello di aumentare lo stipendio mensile che si aggira sui 2.800 euro netti. Infine, nel Piano Scuola è stato inserito un provvedimento che verrà esaminato dal ministero dell'Economia per l'assunzione di ulteriori seimila Ata, oltre a quelli stabilizzati per il turn over, e di 500 impiegati negli uffici scolastici regionali.