Le ultimissime novità sulle pensioni precoci e anticipate all'11 ottobre 2017 arrivano direttamente dai lavoratori iscritti ai vari gruppi facebook, il più attivo su questo fronte è 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti', ove i lavoratori si stanno confrontando quotidianamente e più volte al giorno sulle risposte che stanno ottenendo dall'Inps. La risposta alla prima istanza dovrebbe pervenire per tutti i 66.000 lavoratori che hanno fatto richiesta di pensione anticipata richiedendo la quota 41 o l'ape sociale entro pochi giorni, la scadenza è stata fissata al 15 ottobre 2017.

Il destino previdenziale di molti lavoratori verrà stabilito a giorni sulla base di una graduatoria, i dettagli all'11/10/2017.

Pensioni anticipate precoci, manca poco alla pensione?

E' quello che sperano in tanti, specie i lavoratori precoci che hanno iniziato a lavorare da giovanissimi ed ora si ritrovano alle spalle già 40/41 anni di contributi, per alcuni di loro la pensione potrebbe essere alle porte. Ricordiamo che la Legge di bilancio 2017, seppur con innumerevoli paletti da rispettare, ha quantomeno riaperto una chance per l'accesso alla pensione anticipata per alcuni lavoratori. Potranno accedere alla quota 41, lo ricordiamo, quanti: abbiano versato almeno 12 mesi, anche non continuativi, di contributi determinati da lavoro effettivo (il militare dunque non conta), che siano disoccupati da almeno tre mesi senza ammortizzatori sociali, che siano care giver di un parente di primo grado disabile convivente da almeno 6 mesi, che abbiano un invalidità comprovata pari almeno al 74%, che rientrino tra i mestiere definiti gravosi e/o usuranti.

Quanti hanno rispettato tali requisiti e li hanno maturati entro l'anno in corso dovrebbero aver ricevuto riscontro positivo dall'Inps o a breve dovrebbero vedere nella propria casella previdenziale la voce "si diritto se rientra tra gli ammessi". Questo significa appunto che i requisiti sono rispettati e che si attende la graduatoria definitiva dall'Inps per comprendere se vi sono i fondi sufficienti affinché quel lavoratore possa vedersi erogato l'assegno dal 2017.

In caso contrario si tratta di uno slittamento, i requisiti restano confermati ed il lavoratore potrà vedersi pagata la pensione dal prossimo 2018.

Quota 41 e ape sociale, graduatoria per tutti gli aventi diritto

La graduatoria che l'Inps sta predisponendo permetterà a tutti di avere chiara la situazione della propria sorte previdenziale, se le domande dovessero per assurdo essere accolte tutte e 66.000 i fondi a disposizione dalla Legge di bilancio 2017 permetterebbero comunque l'ingresso alla pensione anticipata unicamente a 60.000 lavoratori.

A meno che la mobilitazione indetta da Cgil, Cisl e Uil per il 14/10 porterà il Governo a rivedere alcuni punti salienti sul comparto previdenziale quali anche l'ampliamento dei fondi per consentire a tutti coloro che rispettano i requisiti di poter accedere alla quiescenza da subito. Vi è da dire che moltissimi lavoratori si stanno vedendo rifiutare la pensione, le ragioni sono le più disparate e vengono comunicate sui social direttamente dai lavoratori, le ragioni più frequenti, a detta poi del patronato a cui si sono rivolti, sono: non si sono maturati tutti i requisiti per tempo, si sta ancora usufruendo degli ammortizzatori sociali, si ha già attiva una pensione di invalidità, mancano dei documenti.

Molti lavoratori intendono fare ricorso, in ogni caso se tante domande verranno rifiutate verrà meno il problema della mancanza dei fondi che dovrebbero dunque essere sufficienti per tutti, qualora così non fosse avranno precedenza in graduatoria quanti sono maggiormente prossimi all'età della pensione e parità di tale requisiti quanti hanno consegnato prima la domanda.

Pensioni anticipate e legge di bilancio 2018: manifestazione il 14/10, tutti in piazza?

Nel frattempo per il 14/10/2017 è stata indetta da Cgil, Cisl e Uil una manifestazione unitaria in tutte le province, davanti alle sedi delle Prefetture. Molti i temi che si richiede al Governo di rivedere nella prossima legge di bilancio e grande l'affluenza che si spera di ottenere.

I diretti interessati restano senza dubbio i precoci, gli esodati, le donne ed i giovani. I sindacati chiedono: più fondi per l’occupazione giovanile e per gli ammortizzatori sociali; lo stop dell’innalzamento automatico dell’età pensionabile legato adv; un meccanismo che consenta di costruire Pensioni dignitose per i giovani che svolgono lavori discontinui che faticano ad avere carriere contributive di lungo periodo; una riduzione dei requisiti contributivi per l’accesso alla pensione delle donne con figli o impegnate in lavori di cura. Voi scenderete in piazza coi sindacati?