I sindacati scendono nuovamente in piazza ma si dimenticano di citare Opzione Donna fra i punti elencati nel post pubblicato sugli account social ufficiali. Intanto è arrivato il commento della commissione Lavoro alla Camera sulla nota di aggiornamento al Def e le richieste spaziano da un rinvio dell'aspettativa di vita al monitoraggio su Ape sociale e Quota 41. Le ultime notizie sulle pensioni ci informano sulla nuova protesta di Cgil, Cisl e Uil, che saranno in tutte le piazze italiane nella giornata di sabato 14 ottobre, quando forse sarà già troppo tardi per cambiare qualcosa in merito all'imminente Legge di Stabilità per il 2018.

Una situazione che rischia di far esplodere il malcontento attuale dei lavoratori italiani.

Opzione Donna assente fra le rivendicazioni di Cgil, Cisl e Uil

Un'assenza che fa rumore e che non passa inosservata, soprattutto agli occhi di chi continua a chiedere la proroga di Opzione Donna. Il post pubblicato nella serata di ieri da Cgil, Cisl e Uil apre una spaccatura profonda. Da un lato vi sono le rivendicazioni sindacali, che una "mobilitazione capillare, diffusa sosterrà" sabato prossimo. Dall'altra le speranze, o forse più semplicemente le illusioni, di migliaia di lavoratrici, che avevano riversato la loro fiducia nel recente documento che i sindacati avevano presentato al governo.

Nella piattaforma unitaria, il protocollo Opzione Donna occupava il punto numero 11.

Si chiedeva espressamente di fare una stima sulle risorse rimaste, per poi prendere qualsiasi decisione finalizzata al superamento delle eventuali questioni irrisolte. Adesso, Giulia Molinaro, amministratrice del gruppo "Opzione Donna Proroga al 2018" denuncia l'assenza di OD fra le rivendicazioni presentate dai sindacati nella giornata di ieri.

Non il miglior biglietto da visita per le sigle sindacali, la cui posizione agli occhi dei lavoratori è stata in parte indebolita dalle parole del candidato premier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio.

Nella manifestazione di sabato 14 ottobre, i sindacati chiederanno risposte sulla pensione anticipata delle donne che prevede la valorizzazione dei lavori di cura e per le lavoratrici che hanno partorito uno o più figli.

La proposta unitaria di Cgil, Cisl e Uil è di assegnare un bonus contributivo di un anno per ciascun figlio, fino ad un massimo di 3 anni contributivi (tre figli ndr). Di recente, Maurizio Landini ha ricordato il sistema previdenziale tedesco, dove una donna che partorisce riceve due anni di contribuzione.

Monitoraggio delle domande di Ape sociale

L'onorevole Davide Baruffi, appartenente al Partito democratico, ha pubblicato un importante aggiornamento sui suggerimenti che la commissione Lavoro alla Camera presieduta da Cesare Damiano dà al governo in merito alla NaDef. I membri della commissione suggeriscono di effettuare "un attento monitoraggio delle domande di accesso ai benefici previsti per la legge di bilancio 2017 in materia di anticipo del pensionamento".

In sintesi, viene fatta una richiesta specifica sull'Ape sociale, chiedendo all'esecutivo di monitorare attentamente la situazione legata al numero delle domande, affinché tutti i lavoratori che risultano idonei possano beneficiare del provvedimento.

Come primo punto, la commissione Lavoro alla Camera dei Deputati consiglia il governo di posticipare la decisione in merito all'adeguamento automatico dell'età pensionabile legato all'aspettativa di vita al 30 giugno del 2018. Una richiesta non nuova, avanzata dall'onorevole Damiano in tempi non sospetti. Si richiede di valutare le "oscillazioni che si riscontrano nella speranza di vita", in riferimento alla diminuzione di tale valore nel 2015. Riguardo a questa richiesta, i detrattori del governo hanno sottolineato come si tratti di una mossa astuta per evitare di perdere voti alle prossime elezioni politiche prevista per la primavera del 2018. Per rimanere aggiornati su Opzione Donna e anticipo pensionistico agevolato e per conoscere le ultime novità sulle pensioni cliccate il tasto Segui.