Tutti contro il governo per il mancato rispetto degli impegni assunti sulla fase due della riforma Pensioni. Altro che modifiche alla legge Fornero, non c'è traccia delle proposte dei sindacati e sulle quali lo stesse esecutivo aveva alimentato aspettative, nella legge di Bilancio 2018 varata ieri dal Consiglio dei Ministri presieduto dal premier Paolo Gentiloni. "Abbiamo chiesto un incontro al presidente del Consiglio - ha dichiarato oggi il leader della Cgil Susanna Camusso a margine di un incontro al Mise - per ribadire le parti del verbale firmato un anno fa che mancano, quindi - ha sottolineato - c'è una violazione ed è grave".

I sindacati pensano già allo sciopero, se dal governo non dovesse esserci un dietrofront.

Pensioni, Camusso: l'esecutivo ha violato accordo firmato un anno fa

Il governo ha deciso di andare avanti con l'aumento dell'età pensionabile già previsto dalla legge Fornero e di non affrontare in questa fase il capitolo della pensione minime garantita di cui aveva parlato lo stesso ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. "Oltre al mancato congelamento dell'aspettativa di vita - ha sottolineato il segretario generale del sindacato rosso - c'è un macigno che si chiama pensioni per i giovani. Il governo ha avanzato delle proposte - ha evidenziato Susanna Camusso - che sono scomparse improvvisamente nel nulla".

Dello stesso avviso il leader della Uil Carmelo Barbagallo e quello della Cisl Annamaria Furlan. "Il governo - ha dichiarato il segretario generale della Uil - si è rimangiato le sue stesse proposte sulla previdenza. Ora - ha aggiunto - noi speriamo di fargli cambiare idea".

Legge Bilancio, Barbagallo: il governo si è rimangiato proposte su pensioni

La battaglia dei sindacati dunque non finisce qui, si spera in modifiche alla legge di Bilancio 2018 durante l'esame parlamentare. "Faremo - ha detto Barbagallo - le assemblee sui posti di lavoro, incontreremo il presidente Gentiloni e poi - ha spiegato - tireremo le conclusioni".

Sull'aumento dell'età pensionabile in base alle speranze di vita l'esecutivo va avanti sostenendo di applicare semplicemente la legge che lo prevede, ovvero la legge Fornero. "Se è una legge sbagliata - ha detto Barbagallo contestato le scelte del governo - si deve fare in modo di cambiarla". In sindacati, sulla battaglia per la fase due della riforma pensioni, si muovono in modo unitario. "Sulla manovra - ha dichiarato il leader della Cisl Annamaria Furlan - abbiamo chiesto un incontro urgente al presidente del Consiglio, riteniamo sia importante - ha sottolineato al termine dell'incontro di oggi al Mise - spiegare le nostre ragioni". Critiche al governo sono arrivate anche dal presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano e dai parlamentari del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo.