Mentre la legge di Bilancio 2018 approda in Consiglio dei Ministri prosegue lo scontro tra governo e sindacati sulla fase due della riforma Pensioni. Non si conoscono ancora i provvedimenti in materia previdenziale che effettivamente entreranno oggi nella manovra economica e finanziaria che varerà il Cdm e che poi sarà inviata all'esame del Parlamento. Di certo c'è che non si è concluso nel migliore dei modi il confronto tra l'esecutivo e le parti sociali svoltosi stamane nella sede del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Altro che sottoscrizione di un verbale d'intesa generale così come è successo per la fase uno della riforma pensioni tra l'altro ancora da attuare nella sua interezza, visto che si attende ancora l'attivazione dell'Anticipo pensionistico volontario.
Pensioni, Palazzo Chigi: sì aumento dell'età pensionabile
"Siamo preoccupati - ha dichiarato il leader della Cgil a margine delll'incontro con il ministro Giuliano Poletti - per le informazioni venute stamattina dal ministro sulla previdenza, per l'indeterminatezza delle risposte - ha sottolineato Susanna Camusso in conferenza stampa secondo quanto riporta l'agenzia Dire - rispetto agli impegni già presi". Lo scontro, in particolare, è sull'aumento dell'età pensionabile in base alle speranze di vita rilevate dall'Istat. Il governo sembra intenzionato ad andare avanti nel solco tracciato dalla legge Fornero, non tenendo conto nemmeno delle proposte di rinvio della decisione che arrivano da autorevoli parlamentari della maggioranza, come Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, rispettivamente presidente della commissione Lavoro della Camera e del Senato.
I sindacati chiedono al Governo Gentiloni di bloccare l'aumento
"Serve un atto normativo - ha detto il segretario generale del sindacato rosso - che sospenda l'automatismo per un anno". Nessuna traccia dello norma-stop chiesta dai sindacati nella legge di Bilancio 2018. "Di questo - ha detto Susanna Camusso - non c'è traccia.
Vogliamo - ha aggiunto - che il Consiglio dei Ministri, nel definire la legge di bilancio, definisca questo impegno". A quanto pare, però, a Palazzo Chigi hanno già deciso per l'adeguamento previdenziale, come del resto già ampiamente annunciato dal ministro dell'Economia e delle Finanze Gian Carlo Padoan sostenuto, in questo, anche del presidente dell'Inps Tito Boeri che ha detto apertamente no al blocco dell'aumento per non rompere l'equilibrio del sistema previdenziale ancora disciplinato dalla tanto contestata legge Fornero.