Prosegue il nodo sull'aumento dei requisiti di età di uscita dal 2019 per la pensione anticipata e per le Pensioni di vecchiaia quando serviranno, rispettivamente, 64 e 67 anni per smettere di lavorare, con un aumento, per entrambi i canali di uscita, di cinque mesi. I sindacati promettono di dare battaglia per bloccare l'adeguamento anagrafico e dei contributi necessari per le pensioni anticipate e di vecchiaia. Le ultime novità emerse in questi giorni riguardano la decisione del Governo di attendere i dati definitivi dell'Istat sulla speranza di vita.

Ma, salvo dietrofront e misure alternative, dal 1° gennaio 2019 si uscirà con cinque mesi di lavoro in più e con assegni, peraltro, più bassi. Infatti, dalla stessa data entreranno in vigore i nuovi coefficienti delle pensioni. E saranno parametri al ribasso con perdite di importo delle pensioni fino al 4 o 5 per cento.

Ultime oggi pensioni anticipate e pensione di vecchiaia 2017: 5 mesi in più dal 2019

Pensioni anticipate e pensione di vecchiaia avranno aumenti di età di uscita che viaggeranno paralleli nei prossimi decenni. La pensione di vecchiaia, fissata fino al 31 dicembre 2018, a 66 anni e sette mesi, salirà a 67. L'uscita con le pensioni anticipate, fino al termine del 2018, resterà a 63,7 anni.

Ma dal 1° gennaio 2019 saranno necessari 64 anni. Pertanto, con i 63,7 anni e venti di contributi, nel 2017 possono andare in pensione anticipata i contribuenti nati giugno del 1954 (la data ultima di riferimento è sempre il primo del mese), mentre nel 2018 occorrerà verificare che la propria data di nascita non superi l'inizio di giugno dell'anno successivo.

Dal 2019, invece, usciranno i lavoratori che al 31 dicembre avranno maturato i requisiti dei contributi necessari e la cui data non vada oltre il 1° gennaio del '56. Nel 2020 usciranno con la pensione anticipata i nati entro il primo giorno del 1957. Ma i più prossimi alla pensione, i nati negli anni '50 e '60, subiranno l'impatto dell'aumento immediato dei requisiti di uscita nei prossimi anni.

Ultime pensione anticipata ad oggi 1° ottobre 2017: adeguamento requisiti

Infatti, un nuovo aggiornamento, secondo le tabelle Istat, è previsto per il 2021 e 2022 quando, per le pensioni anticipate saranno necessari 64 anni e 3 mesi, ovvero sarà garantita l'uscita anticipata ai nati entro inizio di ottobre del '57 e del '58. Nel biennio successivo, dal 2023 al 2024, le pensioni anticipate aumenteranno di un mese (64,4 per i nati entro settembre '59 e '60), mentre nei bienni successivi gli aumenti saranno di due mesi ciascuno. Pertanto, dal 2025 al 2026 l'uscita anticipata è fissata a 64,6 (date di nascita entro luglio '61 e 62), dal 2027 al 2028 a 64,8 (maggio '63 e maggio '64), dal 2029 al 2030 le pensioni anticipate saranno a 64,10 (marzo '65 e '66), dal 2031 al 2032 uscita anticipata a sessantacinque anni (maggio '67 e '68). Infine, dal 2033 al 2034 le pensioni anticipate toccheranno i 65 anni e 2 mesi (novembre del '68 e del '69).