Novità sul fronte delle Pensioni anticipate e di vecchiaia per i dipendenti statali arrivano direttamente dal Governo in vista della legge di Bilancio 2018 e della riforma della Pubblica Amministrazione. Infatti, Angelo Rughetti, sottosegretario al ministero per la Funzione pubblica ha annunciato che nei prossimi 4 anni andrà in pensione circa mezzo milione di dipendenti del pubblico impiego. Un milione da qui a dieci anni. Si tratterà di un esodo per le pensioni anticipate e di vecchiaia che sarà incoraggiato dalle misure previdenziali del Governo e che verrà già previsto dalla legge di Bilancio 2018.
Infatti, tanti statali in pensione imporranno il ricambio generazionale nella Pubblica amministrazione e verranno aperte le porte all'assunzione di migliaia di giovani tramite concorso.
Pensione anticipata e vecchiaia statali 2017: ricambio generazionale Pa e concorsi
Il piano di ricambio generazionale nella Pubblica amministrazione, secondo quanto dichiarato dal sottosegretario, prevederà pensioni per gli statali in modo da assicurare un turn over da cifre importanti. Infatti, nei prossimi quattro anni dovrebbero essere assunti mediamente dai cento ai centocinquanta mila statali, per lo più di età entro i 29 o 32 anni. Le misure che verranno discusse in autunno nella legge di Bilancio 2018, infatti, andranno a pareggiare, nella Pubblica amministrazione, le altre previste nel privato, con incentivi e sgravi contributivi dei pari età per le assunzioni a tempo indeterminato.
Su questi canali, pensioni anticipate e di vecchiaia di statali e assunzioni dei giovani, pertanto, si muoveranno le misure del Governo per il rilancio del lavoro delle giovani generazioni. Un turn over, pensioni e nuove assunzioni, che permetterà l'ingresso al lavoro di mezzo milione di giovani nel quadriennio 2018/2021, andando peraltro anche a ridurre l'età media dei lavoratori della Pubblica amministrazione, ormai prossima ai cinquant'anni.
Infatti, secondo quanto riportato dal Quotidiano Nazionale sugli ultimi dati del 2015, gli statali con almeno 50 anni sono 1 milione e 660 mila, più del 50 per cento del totale dei lavoratori del pubblico impiego (3,3 milioni). Pochissimi gli under 30 (81 mila, il 2,7% del totale) e gli under 35 (6,8 per cento).
Statali in pensione dopo il 2017: quanti, chi sono e concorsi nella Pa
Il mezzo milione di lavoratori statali che andrà in pensione anticipata o di vecchiaia nei prossimi 4 anni, riguarderà gli impiegati che siano nati tra il 1952 ed il 1962 e che abbiano superato i concorsi negli anni Settanta fino alla metà degli anni Ottanta. Su questo fronte il Governo potrebbe inserire nella legge di Bilancio 2018 dei mini incentivi per favorire l'uscita per le pensioni anticipate e di vecchiaia di questi impiegati. Pensioni più veloci, in altre parole, che possano favorire l'ingresso nella Pubblica amministrazione delle giovani leve. Ma, probabilmente, non con le vecchie regole del turn over. Infatti, con la riforma della Pubblica amministrazione della Madia, le assunzioni non saranno più regolarizzate dalle piante organiche degli enti e delle amministrazioni, ma sulla base delle reali ed effettive necessità.
Tale principio deriva dall'obiettivo di legare la spesa statale alla sostenibilità finanziaria, ovvero alle coperture. I nuovi concorsi, in altre parole, andranno a reperire le professionalità ed i profili ricercati, con prove a livello centralizzato (si diminuirà il numero di bandi, ma con singoli concorsi si individueranno le professionalità ricercate per più amministrazioni) e con una periodicità sistematica.