Mentre i partiti della sinistra considerata più "radicale" sono pronti a scendere in piazza contro la legge Fornero e contro le mancate risposte del Governo Gentiloni per quanto riguarda la fase due della riforma Pensioni (quasi inesistente rispetto agli annunci e alle promesse di questi mesi e rispetto a quanto già scritto nel verbale d'intesa sulla fase uno), il ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan dichiara oggi che i provvedimenti inseriti nella legge di Bilancio 2018 sulla previdenza sono cose di sinistra. Solitamente tecnico, stavolta appare più politico il titolare del Mef, forse anche alla luce della grava spaccatura che si sta consolidando sempre di più tra il Partito democratico di Matteo Renzi e le altre formazioni politiche nate dopo la rottura dell'anno scorso sull'agenda sociale e la legge sulla Buona scuola: Possibile e Articolo 1 - Movimento democratico e progressista che si aggiungono alla Sinistra italiana.
Pensioni, parla il ministro Padoan: la nostra riforma è di sinistra
Tutti e tre i gruppi parlamentari hanno già presentato al senato diverse proposte diversi emendamenti alla legge di Bilancio 2018 in materia previdenziale, dalla proroga di Opzione donna all'estensione dell'Anticipo pensionistico sociale, dal blocco dell'aumento dell'età pensionabile all'estensione della Quota 41 per tutti i lavoratori precoci. Inoltre i tre partiti hanno anche annunciato il loro sostegno alla Cgil, che ha rotto con il Governo Gentiloni, e la loro adesione alla mobilitazione nazionale promossa dal sindacato rosso per il 2 dicembre prossimo. Nel frattempo Pier Carlo Padoan, in un ragionamento più politico e legato al momento più che tecnico come solitamente accade, rivendica i contenuti di sinistra contenuti nella cosiddetta fase due della riforma pensioni.
"Le misure in manovra sulle pensioni - ha detto il ministro dell'Economia e delle Finanze - sono una cosa di sinistra". Il riferimento è allo stop dell'aumento dei requisiti anagrafici per l'accesso al trattamento previdenziale per 15 categorie di lavoratori impegnati in lavori gravosi, all'ampliamento dell'Ape social. Misure che si aggiungono a quelle introdotte l'anno scorso e ora in fase attuativa.
La pensano diversamente Cgil, Possibile, Articolo 1, Sinistra italiana
La pensano diversamente, però, il sindacato rosso e i partiti di sinistra radicale o comunque alternativi al Pd di Matteo Renzi che negli ultimi anni, obiettivamente, tutto sembra fuorché un partito di sinistra. Il Jobs act che ha riformato il mercato del lavoro e le mancate risposte in materia di riforma pensioni, da questo punto di vista, rappresentano i simboli di quanto il Pd guardi con occhi diversi alla questione sociale e sempre con più attenzione alla questione finanziaria e ai rapporti con l'Unione europea che difende a spada tratta la legge Fornero.
"Rinunciare all'adeguamento dell'età pensionabile - ha detto il ministro dell'Economia giustificando il mancato stop all'automatismo previsto dalla legge Fornero - avrebbe fatto saltare parametri che la Commissione europea - ha sottolineato in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano La Repubblica - ritiene fondamentali per il contenimento del debito".