Il futurologo è una figura professionale ancora poco conosciuta, ma in un futuro non lontano sarà una professione molto richiesta. Niente a che vedere con tarocchi e chiromanzia, il futurologo è un professionista che cerca di prevedere quale piega prenderà il mondo nel futuro per aiutare un'azienda a prendere le decisioni giuste. Non si tratta neppure di un economista che analizza l'andamento del mercato e fa previsioni circa le prospettive future, perché pur dovendo tenere in considerazione anche questo ambito si occupa principalmente di sociologia, ovvero deve ipotizzare e prevedere come cambieranno i comportamenti della popolazione.

La professione del futuro

Secondo Carola Adami della "Adami & Associati", un'agenzia che si occupa si selezione del personale, la figura del futurologo è già tra le più ricercate e meno disponibili del mercato. Mentre in Italia di questa figura professionale fino ad oggi abbiamo sentito parlare poco o nulla, all'estero ci sono università che hanno introdotto corsi di laurea e di dottorato sui cosiddetti "Futures studies", una materia accademica nata negli anni sessanta. Anche in Italia però qualcosa si sta muovendo, con l'Università degli Studi di Trento che alcuni anni fa ha dato vita al Master di secondo livello in "Previsione sociale" rivolto a soggetti che sono già nel mondo del lavoro.

Inoltre da circa quattro anni l'"Italian Institute for the future" si sta muovendo per introdurre anche da noi i "futures studies" e l'utilizzo dei metodi di anticipazione da parte di chi deve assumere decisioni, sia nel mondo della politica che in quello imprenditoriale.

Anche la sezione italiana del network "Millenium Project" effettua attività di previsione, con lo scopo di accumulare conoscenze sul futuro e poter effettuare scelte migliori oggi. Il 7 Aprile 2017 gli enti sopracitati hanno presieduto un gruppo di lavoro di livello internazionale chiamato "Anticipation, Agency and Complexity" con lo scopo di dare vita ad una rete italiana di futurologi.

Le aziende che già guardano avanti

Roberto Poli, docente di Sociologia e Ricerca Sociale presso l'Università degli Studi di Trento si tratta di una professione che offre ampie possibilità di impiego. Imprese, banche, e assicurazioni sono interessate ad investire sulle previsioni. Tra le imprese che già oggi lavorano alla previsione degli scenari futuri del mercato c'è anche Barilla, che ha sviluppato previsioni circa il futuro del mercato dell'alimentazione nel 2030.

La maggioranza delle aziende interessate all'ambito però non possiedono un reparto interno con personale formato, ma si avvalgono di consulenze di professionisti esterni. Secondo il prof. Poli in questo ambito le pubbliche amministrazioni dovrebbero essere maggiormente attive. Molti governi delle nazioni europee dispongono di un ufficio che si occupa di sviluppare previsioni per il futuro, e la Finlandia è il paese più attento a questo ambito. Nel paese scandinavo è stato creato un gruppo che lavora al seguito del parlamento, mentre da noi non esistono progetti simili.

Le previsioni sviluppate dai futurologi sono differenti da quelle di un economista. Questo perché se per esempio intendiamo aprire un'azienda tra 10 anni in Polonia, i modelli economici sono in grado di individuare le scelte più razionali, ma non possono prevedere se avrà ancora senso dopo 10 anni aprire un'azienda in Polonia, o se il prodotto che si intende produrre avrà ancora mercato.