Con l'arrivo dell'emendamento del Governo presso la Commissione bilancio della Camera dei Deputati si procede verso la conferma delle 15 le categorie di attività lavorative che dovrebbero riuscire ad ottenere l'esenzione rispetto l'incremento di cinque mensilità dal 2019 per l'accesso alla pensione anticipata. Ricordiamo che lo scatto è stato calcolato dall'Istat e diventerà operativo per tutte le gestioni a partire da gennaio 2019, mentre la conferma della sua adozione definitiva è arrivata all'inizio della settimana in corso con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Tornando al correttivo del Governo alla Manovra, si prevede un'esenzione finalizzata a favorire l'accesso all'APE sociale, ovvero l'anticipo pensionistico richiedibile con almeno 63 anni di età e 30-36 anni di contribuzione (a seconda della specifica situazione del lavoratore). Vediamo insieme quali sono i lavori che sulla base degli ultimi aggiornamenti alla Manovra 2018 dovrebbero restare esclusi dallo scatto per l'AdV.

Pensioni flessibili, ecco le categorie che saranno esentate dallo scatto di cinque mesi

L'elenco dei lavoratori che potrebbero beneficiare di un'esclusione dell'adeguamento alla speranza di vita comprende:

  • gli addetti alla concia di pelli e pellicce;
  • gli addetti ai servizi di pulizia;
  • gli addetti allo spostamento di merci, i magazzinieri ed i facchini;
  • i camionisti ed i conducenti di mezzi pesanti;
  • i macchinisti ed il personale viaggiante dei treni;
  • i conduttori di gru ed i guidatori di strumenti di perforazione all'interno dei cantieri,
  • gli infermieri e le ostetriche che lavorano su turni;
  • le maestre di asilo e della scuola d'infanzia;
  • gli operai edili;
  • gli operatori ecologici;
  • il personale che si occupa di persone non autosufficienti, come ad esempio le badanti;
  • i lavoratori marittimi e coloro che sono impiegati sulle navi;
  • gli addetti alla pesca;
  • gli operai agricoli;
  • gli addetti al settore siderurgico.

Con l'emendamento del Governo si interviene anche sul requisito della continuità lavorativa

Oltre a quanto appena riportato, il nuovo emendamento presentato alla Camera dall'esecutivo prevede un ulteriore intervento in favore dei lavoratori che hanno svolto attività gravose.

Rispetto alla situazione in essere precedentemente, sarà infatti possibile ottenere l'accesso all'anticipo pensionistico avendo svolto tale attività per almeno sette anni nell'ultimo decennio, mentre resta in essere la regola che prevede l'accesso anche a chi ha adempiuto ad attività gravose per sei anni negli ultimi sette prima della domanda di pensionamento.

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