Le ultime novità sulle Pensioni al 2 dicembre 2017 vedono finalmente concretizzarsi i dati riguardanti le domande di pensionamento tramite APE sociale, quota 41 e opzione donna. Nel frattempo durante la giornata di oggi prende forma la mobilitazione nazionale organizzata dalla Cgil per chiedere un cambiamento rispetto agli interventi sul comparto previdenziale proposti dal Governo nella legge di bilancio 2018. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni flessibili: in arrivo dall'Inps i dati sulle domande per APE sociale e Quota 41

Dall'istituto pubblico di previdenza arrivano i dati definitivi riguardanti l'esame delle domande di certificazione accolte per l'APE sociale e la quota 41 dei lavoratori precoci. Si tratta di dati che tengono conto delle pratiche di riesame portate avanti dall'Inps. Nel primo caso, abbiamo un accoglimento complessivo di 15493 domande (corrispondenti al 39% del totale), mentre per i precoci sono state accettate 9031 pratiche (ovvero il 34% di quelle presentate). L'esito sarà quindi comunicato ai lavoratori nel corso del mese corrente, mentre i primi assegni saranno erogati a partire da gennaio del prossimo anno.

Entrando in merito al dettaglio del monitoraggio, l'Inps ha riesaminato di ufficio circa 6400 domande per l'APE sociale e 5600 domande per la quota 41. Entro i primi giorni di dicembre l'operazione straordinaria sarà comunque portata a termine, mentre al momento tali revisioni hanno comportato l'accoglimento all'incirca di 3800 domande complessive.

Il Comitato Opzione Donna Social pubblica i dati del contatore sulle pensioni anticipate tramite opzione donna

Nella serata di ieri il Comitato Opzione Donna Social ha ripreso per primo la documentazione completa contenente i dati del contatore sugli accessi alla pensione anticipata tramite opzione donna. "Come potrete voi stesse rilevare dai documenti allegati funzionali ad una immediata consultazione dei dati del cd.

Contatore, l’ammontare a suo tempo richiesto e stanziato per la sostenibilità economica della misura, sebbene alla data del monitoraggio risulti utilizzato parzialmente, non è e non sarà reso disponibile per l’eventuale attuazione di altri provvedimenti aventi carattere previdenziale, ivi compresa la proroga della misura stessa", ha evidenziato la fondatrice del CODS Orietta Armiliato. Tutto ciò "affinché, possa essere garantita la norma per la quale si riconosce l'esercizio del diritto soggettivo (al quale viene ascritto il diritto alla pensione) che deve essere assicurato e riconosciuto a tutti i lavoratori e parimenti a tutte le lavoratrici, così come sancito dalla Costituzione secondo la formula contenuta nell’art.

38, secondo comma, cui l'obbligo è indefettibile".

Nel 2018 in arrivo una nuova rivalutazione degli assegni

Per il prossimo anno è stata programmata una nuova rivalutazione degli assegni pari all'1,1%. Il decreto, che recepisce l'aggiornamento, adegua così le pensioni al tasso di inflazione registrato nel corso del 2017, ma prevede anche una decurtazione dello 0,1% per il recupero della maggiorazione concessa nel corso del 2015 rispetto al consultivo. Resta invece in essere il meccanismo di riconoscimento graduale previsto nel 2013 e prorogato nel 2015, con importi crescenti al diminuire del reddito.

Per la Cisl c'è condivisione sulla linea di responsabilità con il Governo

Nella giornata di ieri la Segretaria Generale della Cisl Annamaria Frulan ha espresso la propria soddisfazione per la partecipazione e condivisione dei delegati, dei lavoratori, dei pensionati e dei giovani in merito alla linea responsabile adottata dal sindacato nel confronto con il Governo.

"Noi riteniamo di aver raggiunto risultati importanti attraverso il confronto di questi mesi", ha evidenziato la sindacalista, specificando che "anche per quanto riguarda la previdenza, lo stanziamento dei 300 milioni che si aggiungono nel 2018 ai sette miliardi stanziati lo scorso anno sono un altro tassello importante per rendere il sistema pensionistico più flessibile, modificando gli aspetti più iniqui della legge Fornero".

Dalla Cgil critica a nuovi dati Inps e conferma su mobilitazioni di piazza

"Su Ape sociale e precoci, I dati Inps confermano le nostre previsioni e dimostrano che i rilievi critici da noi avanzati erano fondati". Lo afferma un post della Cgil pubblicato su facebook, all'interno del quale si chiede di intervenire "con urgenza in legge di bilancio per modificare le procedure e i vincoli per accedere".

Secondo i sindacato, è purtroppo "facile prevedere gli stessi problemi per l'ammissione al blocco dell'innalzamento dei requisiti per la pensione previsto per i lavori gravosi". Un motivo in più, dal punto di vista sindacale, per scendere in piazza a sostegno delle proprie rivendicazioni.

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