La pensione sembra destinata a diventare un traguardo sempre più lontano per i giovani che iniziano ora la propria carriera lavorativa. La questione è già nota, ma purtroppo si arricchisce quasi quotidianamente di ulteriori conferme. A rimarcare nuovamente il punto è stata l'OCSE all'interno di un nuovo dossier (denominato "Pensions at a Glance 2017"), nel quale paragona l'evoluzione dell'età di uscita dal lavoro tra i diversi Paesi membri. Lo studio evidenzia che per un ventenne italiano che parte oggi si configurerà un'età di pensionamento superiore ai 71 anni (il dato esatto corrisponderebbe a 71,2 anni).

Mentre anche coloro che potranno beneficiare di un'uscita anticipata (grazie alla fruizione di una misura di flessibilità), non riusciranno comunque ad ottenere la pensione prima dei 67 anni. L'Organizzazione parigina cita quindi l'Italia come uno dei tre Paesi nel quale l'aspettativa per la futura data di pensionamento risulta più alta, assieme alla Danimarca (unico Paese che ci supera in questo criterio, spingendosi nelle stime fino ai 74 anni di età) ed all'Olanda (che si posiziona subito dietro di noi a 71 anni). Nonostante ciò, secondo i ricercatori il nostro Paese resta uno di quelli su cui grava maggiormente il comparto previdenziale in proporzione al Pil, con una media del 16,3%. Solo la Grecia fa peggio di noi, arrivando a toccare il 17,4% del prodotto interno lordo.

Pensioni oltre i 70 anni, per la UIL "la media del pollo non funziona"

Non si è fatta comunque attendere la risposta dei sindacati, che da tempo stanno chiedendo di approfondire la situazione attraverso uno studio scientifico sulla vicenda. "L'Italia va in pensione dopo la Germania, dove l'età pensionabile a 67 anni scatterà nel 2030", ha ricordato a tal proposito il Segretario generale della UIL Carmelo Barbagallo.

D'altra parte, secondo il sindacalista quanto avviene in Germania non è l'unico elemento di paragone sul quale riflettere, perché ad avere un'età inferiore della nostra nell'accesso alla pensione è anche la Francia. "La media del pollo non funziona. I polli sono i lavoratori che non arrivano alla pensione", ha quindi evidenziato il sindacalista, ricordando che i sindacati propongono da tempo di istituire una commissione tecnica per "definire l'età pensionabile in base al lavoro svolto".

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