Si registra un nuovo colpo di scena sul comparto previdenziale: l'argomento sembra diventato il principale terreno di scontro tra le diverse formazioni politiche per la prossima campagna elettorale, tanto che si susseguono gli annunci e le promesse di intervento. Negli scorsi articoli abbiamo riportato l'impegno del centrodestra in merito all'abolizione della legge Fornero. Oggi è il candidato premier del Movimento 5 Stelle a rilanciare, spiegando di voler intervenire sulla difficile situazione vissuta dai lavoratori precoci garantendo l'accesso all'Inps con la Quota 41.

Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni e lavoratori precoci: Di Maio promette quota 41 per tutti?

La nuova promessa rivolta ai lavoratori precoci arriva durante un'intervista del candidato premier per TGcom 24. "Lanciamo quota 41, in pensione con 41 anni di contributi" annuncia l'esponente del Movimento, rimarcando che "dopo 41 anni di lavoro si deve andare in pensione". La misura sarà quindi inserita all'interno del nuovo programma, che verrà presentato a breve termine. Secondo quanto spiegato da Luigi Di Maio, la proposta si basa sull'idea di slegare "tempo di lavoro ed età pensionabile". Mentre non è mancato un nuovo commento sulla riforma Fornero, che "deve essere abolita anche per tutti i giovani" e non solo per gli attuali pensionandi.

Come funziona la pensione anticipata sulla base dei contributi versati

L'idea della Quota 41 non è certo nuova, tanto che attualmente ne esiste già una versione pensata in modo specifico per alcune categorie di lavoratori che vivono situazioni di disagio. Gli altri devono però sottostare ai criteri di pensionamento secondo l'uscita anticipata, che prevede il raggiungimento di 42 anni e 10 mesi di anzianità per gli uomini (mentre serve un anno in meno per le donne).

L'alternativa consiste nel maturare la cosiddetta pensione di vecchiaia, che implica il raggiungimento di 20 anni di contribuzione (meno della metà), ma obbliga il lavoratore ad attendere i 66 anni e 7 mesi. Le ultime Manovre hanno anche istituto delle corsie preferenziali a partire dai 63 anni di età (l'APE sociale e l'APE volontaria), disponibili su diverse basi di anzianità contributiva e gratuitamente per i lavoratori che vivono situazioni di disagio, oppure a livello oneroso per chi volesse decidere di anticipare il pensionamento in autonomia.

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