Ne eravamo certi ed effettivamente in questi primi giorni del 2018 è proprio così: la riforma Pensioni continuerà a far parlare molto di sé anche in questo nuovo anno, e, dopo le delusioni evidenti da parte del Governo in merito ad esodati e ad Opzione Donna, ad alimentare le polemiche ci ha pensato il presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, che è tornato sul delicato argomento della legge Fornero, spiegando che c'è l'impegno di correggere questa norma anche nella prossima legislatura. Dopo aver introdotto otto salvaguardie, l'Opzione Donna e l'APe social, infatti, l'intenzione sarebbe quella di proseguire il cammino delle riforme cominciato dal 2012.
Riforma pensioni: per Damiano è necessario correggere la Legge Fornero
Secondo il parere di Damiano, infatti, stando a quanto riportato dal sito PensioniOggi.it, grazie a questi strumenti sono stati salvati 250mila lavoratori e sono stati mandati in pensione sempre con le vecchie regolamentazioni. Anche se ha dichiarato tutta la sua soddisfazione per l'intervento finalizzato al blocco dell'aumento dell'età pensionistica, infatti, Cesare Damiano ha affermato che sono segnali positivi ma non sufficienti e che dopo le prossime elezioni bisognerà proseguire su questa strada per cercare si sanare la frattura sociale che ha causato la legge Fornero.
Riforma pensioni: ecco tutti gli obiettivi di Cesare Damiano per il futuro
Mentre nel 2018 è previsto che arrivino degli aumenti per determinate categorie di pensionati, gli obiettivi ai quali si dovrà puntare in futuro secondo Damiano sono rendere l'APe social strutturale, costituire una pensione contributiva di garanzia per i lavoratori giovani, così come rivedere i meccanismi legati all'incremento dell'età pensionistica e includere tra i lavoratori gravosi altre categorie.
Per quel che riguarda i giovani italiani, che invece riceveranno la pensione col sistema contribuivo si punta ad un abbassamento del limite che permette di accedere al sistema previdenziale, passando da 1,5 a 1,2 volte il trattamento minimo. Tuttavia, per il presidente della Commissione la strada è ancora molto lunga ma andrà per forza completata.
A questo punto non ci resta che attendere ulteriori novità a riguardo, nella speranza che tutto possa svolgersi per il meglio e nell'interesse dei cittadini e dei lavoratori del nostro Paese.
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