Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 10 febbraio 2018 vedono rilanciare nuovi interventi di flessibilità previdenziale da tutti i principali contendenti politici. Il PD ribadisce la necessità di proseguire nella direzione già intrapresa, ad esempio rendendo strutturale l'APE o prorogando l'opzione donna con le risorse già stanziate e non utilizzate. Forza Italia ribadisce invece i propri obiettivi sulle pensioni minime e sugli sgravi finalizzati a favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Nel frattempo si susseguono anche gli allarmi sul comparto: ad esprimere grande preoccupazione sono i sindacati dei medici e dei lavoratori del comparto sanitario, stante la prossima emorragia di personale nel comparto.

Mentre dalla Covip arrivano importanti conferme su come ottenere maggiore flessibilità in uscita dal lavoro grazie alla previdenza complementare. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Damiano (PD) sulle pensioni servono proposte concrete, no alla demagogia

L'ex Ministro del Lavoro Cesare Damiano torna a parlare di previdenza, evidenziando la necessità di maggiore trasparenza rispetto alle proposte avanzate dai vari partiti. "Impostare il dibattito elettorale sul tema delle pensioni alimentando la finta alternativa tra - cancelliamo la legge Fornero o teniamola com'è - è semplicemente fuorviante e presta il fianco alle solite sparate demagogiche", ha evidenziato l'ex Ministro del lavoro.

Il candidato Dem ricorda inoltre che la Manovra del 2011 ha già subito cambiamenti attraverso le 8 salvaguardie degli esodati, la cancellazione delle penalità per chi esce dal lavoro prima dei 62 anni di età e l'avvio dell'APE. "È da questi risultati, non risolutivi, che bisogna ripartire" conclude l'On. Damiano, spiegando che il finanziamento delle future misure può essere reperito tramite le risorse già stanziate e non ancora spese.

Tra gli obiettivi la prosecuzione dell'opzione donna, la Quota 41 e la conferma in senso strutturale dell'APE sociale.

Berlusconi (FI): per vivere decorosamente servono almeno 1000 euro al mese

Silvio Berlusconi torna all'attacco con le proprie proposte elettorali sul comparto previdenziale, partendo dagli assegni minimi. "Per vivere decorosamente servono almeno 1000 euro al mese e noi li daremo a tutti i pensionati" ha spiegato il leader di Forza Italia, ricordando che per i giovani si punterà a fornire incentivi alle aziende, in modo da favorire il turn over nel mondo del lavoro.

Per riuscire nell'intento "aboliremo ogni tassa per i primi sei anni a fronte di un contratto a tempo indeterminato”, conclude Berlusconi.

Nodo sanità: entro 5 anni 45mila medici in pensione

La Fimmg e l'Anaao lanciano l'allarme sulla possibile emorragia di personale del settore sanitario che si verificherà entro il prossimo quinquennio, quando andranno in pensione oltre 45mila medici. Numeri ancora più preoccupanti se si guarda al prossimo decennio, che vede prospettare la quiescenza per oltre 80mila medici. Secondo i rappresentanti dei lavoratori del comparto, il dato è grave soprattutto perché le nuove assunzioni non risulteranno sufficienti per colmare il gap che si verrà a creare. Tra i settori dove vi sarà maggiore carenza troviamo pediatria, chirurgia, ginecologia e cardiologia.

Anche per i medici di base resta l'incognita del turn over, visto che senza nuovi interventi le borse a disposizione produrranno un saldo negativo di oltre 22mila posizioni.

Uscite flessibili e fondi pensione: nuove conferme su RITA dalla circolare COVIP

La Covip ha pubblicato nel corso della settimana una nuova circolare per fornire importanti aggiornamenti sulla rendita integrativa temporanea anticipata dei fondi pensione. La misura, conosciuta anche come RITA, sarà richiedibile senza necessità di far produrre una specifica certificazione da parte dell'Inps. In caso di inoccupazione, i lavoratori potranno ottenere un assegno con un anticipo massimo di 10 anni rispetto all'età di quiescenza tramite assegno di vecchiaia.

La rendita sarà corrisposta al massimo in forma trimestrale (oppure con cadenza inferiore) e potrà beneficiare dell'aliquota agevolata di legge (dal 15% al 9%, a seconda degli anni di permanenza nella previdenza complementare).

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un nuovo commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e lavoro" in merito alle ultime novità sul comparto previdenziale riportate nell'articolo.