Ebbene sì, dopo la dichiarazione dei redditi precompilata è in arrivo anche la disoccupazione precompilata. L'Inps ha infatti dichiarato che a partire dal giorno 23 febbraio 2018 è partita la sperimentazione, tramite l'utilizzo di un gruppo targettizzato di persone, della nuova modalità di accesso alla domanda di disoccupazione naspi (Nuova assicurazione sociale per l'impiego), che verrà in seguito estesa a tutti i cittadini.

La novità consiste nel fatto che, accedendo tramite proprio pin Inps personale nell'area riservata di ogni utente, sarà possibile trovare, ogni qual volta un cittadino ne avrà diritto sulla base dei requisiti stabiliti dall'istituto, una domanda di disoccupazione personalizzata e già precompilata che, quindi, potrà essere inviata in autonomia senza dover passare da altri intermediari quali i patronati.

Come già avviene per la dichiarazione dei redditi precompilata (730 o modello Redditi), la domanda precompilata potrà essere modificata qualora si riscontrino errori o incongruenze, ma avrà il pregio di precaricare i dati relativi al soggetto assicurato oltre a quelli legati al rapporto di lavoro.

Ma quali sono i requisiti per accedere alla NASPI?

Si ricorda che la Naspi ha sostituito una serie di istituti, tra cui l'Aspi e la mini Aspi, mantenendo però molti dei precedenti requisiti d'accesso. Tali requisiti sono:

  • stato di disoccupazione involontario (ad esempio licenziamento, cessazione dell'azienda, ma anche dimissioni per giusta causa)
  • requisito contributivo: occorrono almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione
  • requisito lavorativo: almeno 30 giornate di lavoro effettivo effettuate negli ultimi 12 mesi.

In presenza di tutti e tre i requisiti il soggetto assicurato ha diritto a richiedere la prestazione, facendo attenzione di avere richiesto il Pin Inps e di avere convertito lo stesso in Pin dispositivo.

Il Pin Inps può essere richiesto online dal portale www.inps.it (ed in questo caso una prima parte del Pin verrà inviata in giornata su un recapito a scelta tra email e cellulare, mentre la seconda parte verrà recapitata cartacea all'indirizzo di residenza in circa 10-15 giorni), oppure direttamente presso gli sportelli dell'Inps, a prescindere dalla propria residenza.

Qualora venga assegnato un Pin cosiddetto "ordinario", ovvero di mera consultazione, per poterlo convertire in Pin "dispositivo", grazie al quale sarà possibile inoltrare richieste e domande all'istituto, occorrerà effettuare un'ulteriore procedura online, sempre dal sito Inps.