Qualche mese fa il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca aveva annunciato che il concorso docenti per non abilitati si sarebbe tenuto prima dell’estate 2018, presumibilmente tra i mesi di maggio e giugno. Purtroppo però le condizioni per confermare queste tempistiche non ci sono più, e al 17 aprile non si sa ancora con precisione quando ci saranno le prove del concorso per abilitati. Infatti il concorso per i docenti già abilitati, stando alle notizie ufficiali del Miur, si terrà cronologicamente prima rispetto al concorso per non abilitati.

Tra l’altro il bando per il primo FIT è già stato pubblicato e i docenti abilitati hanno inoltrato sul portale ‘Istanze Online’, la propria domanda fino al 22 marzo scorso. Purtroppo, però, la situazione sembra essersi bloccata a causa dello stallo del governo italiano il quale non ha ancora deciso il da farsi, varie settimane dopo le elezioni. Ad essere stato bloccato è in primis il concorso docenti per non abilitati ma con 36 mesi di servizio alle spalle, che si sarebbe dovuto tenere subito dopo quello per i docenti in possesso dell’abilitazione. Il rinvio potrebbe protrarsi a dopo l’estate se non al 2019.

Ecco tutte le fasi per l’approvazione del bando

Dunque per entrambi i concorsi i tempi si sono allungati.

L’iter concorsuale, infatti, è davvero lungo i documenti ufficiali relativi ai bandi dovranno essere prima inoltrati all’organo consultivo a rappresentanza sindacale, il CSPI. Successivamente quest’ultimo si prenderà almeno un mese di tempo per la consultazione. Dunque la documentazione non sarà congedata prima di fine maggio, ma non sarà finita qui.

Difatti il documento dovrà essere ufficializzato anche in successione cronologica dalla VII Commissione parlamentare, dal Consiglio di Stato, e infine dal Consiglio dei Ministri. Ma purtroppo la situazione di stallo politico non permette attualmente il compimento di tutti questi passaggi. Di conseguenza per l’anno scolastico 2019/2020 le convocazioni dei docenti supplenti avverranno ancora seguendo le graduatorie di istituto in quanto sicuramente i laureati e i docenti con tre anni di servizio alle spalle, non riusciranno prima dell’estate a sostenere alcuna prova. Di certo non una bella notizia per le migliaia di docenti precari e lontani delle proprie famiglia che speravano in questo concorso per potersi avvicinare a casa già dal prossimo anno scolastico.