La legge di Bilancio 2018 ha stabilito che debba essere istituita una Commissione tecnica con lo scopo di ampliare l'elenco delle categorie dei cosiddetti lavori gravosi.

Le categorie dei 'gravosi'

Con la Legge 232/2016 sono state istituite le categorie lavorative definite "gravose". Si tratta di categorie professionali di Lavoratori dipendenti ritenute meritevoli di alcuni benefici in termini pensionistici, come il blocco dell'aumento dell'aspettativa di vita e la possibilità di accedere alla pensione con alcuni mesi di anticipo rispetto alla platea dei lavoratori generici.

Inizialmente le categorie in questione erano undici, e comprendevano ad esempio conducenti di camion, macchinisti e personale di bordo dei treni, infermieri, maestre d'asilo. Dal 1° gennaio 2018, a seguito della legge di Bilancio, ad esse ne sono state aggiunte altre quattro.

Il compito della Commissione

La Commissione tecnica sarà istituita con un decreto del Presidente del Consiglio, emanata a seguito delle indicazioni date dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali e dal Ministro della salute. Il suo incarico sarà quello di analizzare l'effettiva gravosità delle varie occupazioni, tenendo conto anche dei dati anagrafici dei lavoratori interessati e delle condizioni di lavoro delle singole categorie, al fine di poter fornire delle indicazioni precise che possano supportare eventuali interventi in termini di regole pensionistiche.

L'obiettivo è quindi quello di individuale ulteriori categorie di lavoratori che si ritenga necessario comprendere nell'elenco dei “gravosi”.

Un bilancio sugli interventi in materia pensionistica

La direzione nella quale si sta andando, almeno fino ad oggi, in tema di correttivi alla Legge Fornero, sembra essere quindi quello di allargare il numero dei lavoratori che possano accedere alle tutele garantite dallo svolgere mansioni “gravose”, che possiamo definire abbastanza modeste in quanto si tratta di uno “sconto”, dal punto di vista degli anni di contributi da versare oppure dell'età anagrafica, di pochi mesi, tenendo conto del fatto che con la riforma Fornero sono stati caricati due anni di attività sulla carriera del generico lavoratore italiano.

Resta quindi da verificare se, quando ci sarà un nuovo governo, questo avrà la volontà e le condizioni necessarie per attuare invece degli interventi radicali di riforma dell'intero sistema pensionistico, come auspicato dai molti cittadini italiani che alle ultime elezioni politiche si sono espressi in tal senso, dando fiducia a partiti quali il Movimento 5 Stelle e la Lega, che sul tema delle pensioni si sono espressi in maniera molto esplicita durante la campagna elettorale.