Tito Boeri è stato ospite della trasmissione "Mezz'ora in più", in onda su Rai 3, dove ha parlato di Pensioni. Il presidente dell'Inps ha espresso la propria opinione su temi molto importanti, come quello della riforma Fornero. In aggiunta, il professore della Bocconi ha rilasciato importanti dichiarazioni anche sul reddito di cittadinanza voluto dal Movimento 5 Stelle, uno dei cavalli di battaglia utilizzati da Luigi Di Maio prima delle votazioni del 4 marzo. Boeri ha voluto contrapporre quest'ultimo con il reddito di inclusione, sulla base delle reali spese per la cassa dello Stato e l'effettiva utilità.

Boeri difende la Fornero

Di fronte alla giornalista Lucia Annunziata, Tito Boeri si è schierato contro l'abolizione della riforma delle pensioni varata da elsa fornero, snocciolando in serie due numeri, 11 e 15 miliardi di euro, pari alle spese che lo Stato dovrebbe affrontare nel caso venisse realmente cancellata la legge che porta il nome dell'ex ministro del Lavoro, promulgata durante il governo tecnico dell'ex premier Mario Monti.

Per l'economista italiano, non è soltanto un problema di conti. Infatti, sempre stando alle dichiarazioni del numero uno dell'Inps, abolire la riforma previdenziale sarebbe un'azione iniqua, sia per chi ha già dovuto subire la Fornero sia per le nuove generazioni, su cui ricadrebbe un'eventuale nuova riforma pensionistica in sostituzione di quella esistente.

Le parole del professore universitario sono, dunque, a difesa della Fornero, esternazioni che non faranno di certo piacere a chi, in campagna elettorale, ha promesso agli italiani l'abolizione della legge. Su tutti, la Lega Nord di Matteo Salvini, indicato nelle ultime ore come il candidato più plausibile per un incarico esplorativo da parte del capo dello Stato.

Reddito di inclusione vs reddito di cittadinanza

La riforma Fornero non è stato l'unico argomento discusso da Boeri nel corso dell'intervista a "Mezz'ora in più" della giornalista Lucia Annunziata. Si è parlato, infatti, di reddito di inclusione, difeso dal presidente dell'Inps, che ha affermato come con 7 miliardi di euro si possano aiutare concretamente chi oggi è in difficoltà.

Sì, dunque, al reddito di inclusione, no a quello di cittadinanza proposto dai 5 Stelle, che avrebbe - secondo Boeri - dei costi insostenibili per lo Stato, pari a 34-35 miliardi. Infine, l'economista ha ribadito quello che deve essere l'obiettivo del Paese Italia, vale a dire un'assistenza di base su livello nazionale.