Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 11 aprile 2018 vedono arrivare i dati aggiornati relativi alle richieste di pensionamento anticipato tramite APE volontaria. Nel frattempo la politica registra nuovi moniti dai tecnici sulla necessità di preservare i conti pubblici, mentre si accendono i toni in merito ai vitalizi. Infine, dal CODS si rivendica il ruolo delle donne ed il riconoscimento delle attività gravose svolte. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro ultimo articolo di approfondimento.
Pensioni anticipate: oltre 6mila le richieste di certificazione per l'APE volontaria
L'anticipo pensionistico di mercato continua a registrare incrementi nelle richieste di certificazione delle domande. Secondo gli ultimi dati diffusi dall'INPS, le richieste al riguardo al 9 aprile 2018 sono 6684, di cui 5214 direttamente riferibili a persone che hanno maturato i requisiti nella finestra relativa al 2017 (in particolare dal 1 maggio al 18 ottobre). Per quanto concerne invece il simulatore online reso disponibile sul sito dell'Istituto pubblico di previdenza, si sono conteggiati già oltre 200mila utilizzi. Ad oggi le domande accolte risultano oltre 5mila.
Un milione di agricoltori con mini-pensioni sotto le 500 euro
Arriva un nuovo allarme dalla Confederazione italiana agricoltori ed in particolare dal direttore provinciale di Cuneo Igor Varrone, il quale torna a puntare il dito contro l'ennesimo monito del Fondo monetario internazionale. Tutto ciò in un Paese dove un milione di ex agricoltori percepisce mini assegni inferiori alle 510 euro.
La situazione sembra purtroppo "destinata a peggiorare se non si prenderanno i dovuti provvedimenti", mentre il rischio è che "ricadrà anche sulle nuove generazioni, che si sono riavvicinate alla terra e a questo mestiere". Il riferimento va al calcolo contributivo puro dei futuri pensionati, che non potranno più beneficiare dell'integrazione al minimo.
In tal senso "si parla molto di pensioni integrative come soluzione, ma in questa incertezza legislativa è difficile individuare il modo più corretto per correre ai ripari".
Fornero sfiducia Salvini: spero non faccia danni
Elsa Fornero è tornata a commentare l'attuale situazione politica, evidenziando le proprie preoccupazioni per la tenuta del Paese. "In questo momento l'economia sta andando discretamente, potrebbe essere sul sentiero di crescita e questo è importante. Un governo che rafforzi questo percorso sarebbe una benedizione, un Governo che invece intralci o possa fare danni è peggio della mancanza di un Governo", ha spiegato l'ex Ministro del Lavoro durante un intervento su Radio Cusano Campus.
Interrogata in merito al leader della Lega Matteo Salvini, ha quindi affermato di non nutrire "nessuna fiducia nelle sue capacità politiche. È stato eletto, se avrà la maggioranza governi, provi a fare le cose che ha detto sperando che non faccia troppi danni". In merito invece alle proposte di riforma del settore avanzate durante le elezioni, Elsa Fornero ha osservato che al momento si sta verificando "un bagno di realismo", visto che "un conto è promettere, un altre fare davvero le cose".
Vitalizi, Cazzola: provvedimento odioso e persecutorio
In merito al provvedimento allo studio della Camera sui vitalizi, "io trovo che il regime di autodichia la cosa possa essere fatta, mentre era assolutamente sbagliato farlo con un provvedimento di legge, perché creava un regime speciale per i Deputati.
Ciò detto e data questa risposta sul piano tecnico, io trovo il provvedimento odioso, vendicativo e persecutorio". Lo afferma Giuliano Cazzola durante un'intervista rilasciata per Radio Radicale. "Non si capisce per quale ragione persone ottantenni o novantenni devono essere indicate all'opinione pubblica come dei profittatori" ha proseguito l'ex parlamentare, spiegando che "per loro si vuole fare un'operazione che non si è mai fatta per nessuno, visto che i lavoratori italiani sono nel sistema contributivo dal primo gennaio del 1996. Per cui non si capisce perché per gli ex deputati ed ex senatori questa decorrenza deve risalire al momento della loro attività".
Armiliato (CODS): riconoscere la gravosità del ruolo svolto dalle donne
"Abbiamo fatto una spunta puntuale, ma... non abbiamo trovato una importante categoria” tra quelle dei lavori gravosi soggetti a tutela, ha evidenziato la fondatrice del Comitato Opzione Donna social Orietta Armiliato. "Per altro ben nota a tutti, come ben noti sono i compiti “assegnati d’ufficio” sia dall’ambito socio-culturale sia dallo Stato e, sebbene tutti ne “usufruiscano” h 24, 365 giorni all’anno, nessuno ne ha mai riconosciuto tangibilmente il lavoro che svolgono: sono LE DONNE". L'amministratrice ha quindi rivendicato attraverso un ampio post pubblicato nella serata di ieri il diritto al riconoscimento dei lavori di cura svolti dal genere femminile ai fini del pensionamento anticipato.
"Possiamo dire senza tema di essere smentite che #esseredonnaèlavorogravoso", ha quindi concluso.
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