Sono molti i contribuenti prossimi alla pensione che sperano nel governo unitario tra il M5S di Di Maio e la Lega di Salvini e nell'introduzione della pensione anticipata per quote, in particolare la quota 100 e la quota 41 a tutti. E' notizia del giorno il possibile divorzio del leader della Lega dal centrodestra di Silvio Berlusconi: i dettagli sulle possibili alleanze politiche sono riportate da Il Messaggero che avanza l'ipotesi di un possibile tavolo comune di Salvini e Di Maio per stabilire le convergenze e le cose da fare. Tra queste, appunto una riforma delle Pensioni con l'introduzione della pensione anticipata a quota 100, l'allargamento della quota 41 a tutti e non solo ai precoci (eliminando i paletti che restringono l'effettivo beneficio a tutti i lavoratori) e il superamento di alcune misure dei precedenti governi (come l'Ape social), sono le più accreditate.
Eppure varie ipotesi di calcolo delle pensioni sono state fatte in queste ultime settimane. Oltre ai dubbi sulle risorse da mettere in campo per la pensione anticipata con le quote, sono opportune ulteriori precisazioni sull'età effettiva di uscita.
Uscita pensione anticipata a quota 100 e quota 41 precoci: le novità di oggi
Infatti, l'uscita inizialmente ipotizzata con la pensione anticipata a quota 100 (e tuttora non rettificata dal M5S), prevedeva la semplice somma dei contributi con l'età anagrafica. In tal senso, bastava fare 100 per arrivare alla quota, con un ventaglio di possibili combinazioni: ad esempio, uscita a 65 anni con 35 anni di contributi, o a 64 anni con 36 di versamenti, oppure ancora a 61 con 39 di contributi Inps.
In altre parole, nella versione più originaria, la pensione anticipata con la quota era stata concepita dai due partiti senza fissare soglie di età minime. Ma, come informava il Quotidiano Nazionale nelle pagine di Economia e Lavoro di qualche settimana fa, una proposta di legge presentata proprio dal gruppo di Salvini nella scorsa legislatura aveva previsto la pensione anticipata a quota 100 con età minima a 58 anni.
Quota 41 e quota 100: a quale età di uscita la pensione anticipata dal 2018?
Le ultime novità sulla pensione anticipata a quota 100 parlano, invece, di un'età minima, almeno secondo quanto si legge nel programma delle pensioni elaborato per la Lega da Alberto Brambilla. Infatti, nel documento leghista, informa Il Sole 24 Ore, è stato previsto il requisito anagrafico minimo di 64 anni, da combinare con almeno 36 anni di contributi.
Ciò significherebbe che la pensione anticipata (rispetto alle pensioni di vecchiaia in salita di età per l'adeguamento alla speranza di vita) sarebbe possibile solo aumentando a 65, a 66 o a 67 anni l'uscita, in corrispondenza di un numero inferiore di contributi. Seguendo le anticipazioni del quotidiano economico, si ha anche una diversa interpretazione tra il M5S e la Lega sulle cifre necessarie per l'introduzione di meccanismi di pensione anticipata. La quota 100 e la quota 41, insieme ad altre misure di flessibilità in uscita, genererebbero, per il movimento di Di Maio, una spesa annua tra i 10 miliardi e mezzo di euro e gli undici. Per il partito di Matteo Salvini, invece, il costo delle nuove misure di pensione anticipata arriverebbe ad appena 5 miliardi annui, per una durata di dieci anni.
Numeri che contrastano con le stime di Tito Boeri, Presidente dell'Inps, che quantifica una spesa di 85 miliardi di euro per superare la riforma delle pensioni di Fornero e di ulteriori 20 per le due misure della quota 100 e quota 41.