Come anticipato più volte, le idee delle due forze politiche Lega e Movimento 5 stelle in merito al tema Pensioni paiono ben delineate: eliminare le storture introdotte dalla precedente Riforma Fornero ed introdurre un nuovo meccanismo di flessibilità in uscita optando per il ritorno al sistema delle quote.

Firmato l'accordo di Governo

In molti ormai sperano in nuove misure in campo previdenziale che possano modificare le rigidità della Legge Fornero e rendere più agevole l'uscita dal mondo del lavoro. Con la formazione del nuovo Governo, infatti, il cantiere delle pensioni potrebbe finalmente riaprirsi; Lega e Movimento 5 Stelle avrebbero già trovato l'accordo ma toccherà al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella designare il nuovo Premier.

Intanto, i due partiti stanno mettendo a punto il loro programma sulle pensioni. Si tratta di alcune importanti misure che dovrebbero riguardare il superamento della Riforma Fornero e l'introduzione dell'uscita anticipata con Quota 100 e Quota 41.

Superamento della Fornero e sistema delle Quote

Con Quota 100, infatti, si darebbe la possibilità ai lavoratori di lasciare in anticipo l'attività lavorativa a partire dai 65 anni di età anagrafica accompagnati dai 35 anni di versamenti contributivi. Mentre per i lavoratori precoci si starebbe pensando all'uscita dopo la maturazione dei 41 anni di anzianità contributiva indipendentemente dall'età anagrafica.

Come riportato da "Pensioni Oggi", le ipotesi di flessibilità potranno prendere spunto dal disegno di Legge n.

2945 firmato dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano che prevede l'uscita anticipata con un minimo di 62 anni di età e 35 anni di contributi effettivamente versati. Secondo i calcoli effettuati dal consulente di Palazzo Chigi Stefano Patriarca, la Quota 100 costerà svariati milioni di euro, non si parla di cifre di poco conto.

Intanto stando a quanto contenuto nel contratto di Governo Lega-M5S, la Riforma Fornero dovrebbe essere cancellata (eventualità comunque difficile da realizzarsi), oltre all'introduzione del cosiddetto reddito di cittadinanza più volte sbandierato dal leader grillino Luigi Di Maio e condiviso anche dal segretario federale della Lega Matteo Salvini. Probabile intervento anche sulla flat tax con la revisione delle aliquote mentre sembra destinato a rimanere aperto l'argomento sull'immigrazione clandestina visto che fra Lega e M5s non si è riusciti a trovare un accordo. Tutti gli interventi contenuti nel contratto rappresentano un passo fondamentale per dare una speranza agli italiani anche se occorre fare i conti sul nodo risorse.