Una platea di 400.000 lavoratori appartenenti alle Forze Armate, Forze di Polizia ed al Corpo dei Vigili del Fuoco stanno per percepire buste paga ingrossate dall’applicazione del nuovo contratto collettivo. Dopo quasi un decennio di attesa, dopo anni di blocco della perequazione e dopo una sentenza della Corte Costituzionale contro il blocco del Governo Monti, gli stipendi dei lavoratori del Comparto Difesa e Sicurezza torneranno ad aumentare. Ormai ci siamo perché NoiPa ha confermato l’imminente applicazione dei provvedimenti di concertazione e degli accordi sindacali relativi alla piattaforma di rinnovo che ha visto i decreti pubblicati finalmente in Gazzetta Ufficiale.
Vediamo adesso cosa debbono aspettarsi i lavoratori con i prossimi cedolini di stipendio.
Importanti le prossime emissioni
Entro la fine del mese di maggio, ai lavoratori verranno elargiti gli arretrati derivanti dal nuovo contratto che ha decorrenza gennaio 2016. In pratica dai provvedimenti di concertazione del comparto Difesa e Sicurezza, ai lavoratori spettano arretrati che vanno dal 1° gennaio 2016 a maggio 2018. A partire dal mese di giugno invece, lo stipendio tabellare lordo sarà adeguato ai nuovi valori previsti dalle tabelle del contratto e dai relativi Dpr. Per quanto concerne il mese in corso, gli arretrati saranno erogati con un cedolino a parte, una emissione speciale distaccata dal cedolino classico dello stipendio mensile.
Questo quanto fuoriesce da un comunicato di NoiPa sul suo portale ufficiale. Con la pubblicazione dei decreti, chi si occupa delle retribuzioni dei lavoratori, per l’appunto NoiPa, adesso è in condizione di applicare i nuovi valori tabellari di stipendio alle retribuzioni dei lavoratori e pertanto, tutti i dipendenti de comparto passeranno all’incasso.
Ma di che cifre parliamo?
A quanto detto precedentemente, fanno eccezione i Carabinieri, che del Comparto risulta l’unico Corpo che in materia retribuzioni non è passato del tutto sotto la gestione di NoiPA. Su questo aspetto va registrata una nota del delegato Co.Ce.R, sigla sindacale del Corpo, Giuseppe La Fortuna. L’aumento stipendiale per i Carabinieri sarà applicato con ogni probabilità già con il prossimo cedolino di maggio.
Dal punto di vista delle cifre per tutto il comparto, occorre ricordare che i contratti sottoscritti sono quattro e variano a seconda del corpo di appartenenza. In linea di massima i nuovi contratti prevedono aumenti netti pari a circa 50 euro al mese pere dipendente, ma solo per il 2018. Per gli anni antecedenti e quindi per il biennio 2016-2017 che poi è quello che sarà oggetto del cedolino ad emissione speciale di maggio con gli arretrati, le cifre sono inferiori. Per la Polizia di Stato sono destinati al lordo delle tasse, € 10,58 al mese per il 2016 ed € 32,02 sempre al mese per il 2017. Per il 2018 l’aumento lordo per ogni dipendente della Polizia di Stato è pari a 102,26 euro, per diventare come dicevamo un aumento netto prossimo a 50 euro, tanto per dare la dimensione del netto taglio che la tassazione vigente comporterà sul netto in busta.
Per i Carabinieri l cifre sono più o meno simili, con € 10,77 32,60 e 104,14 rispettivamente per 2016, 2017 e 2018. Passando alla Guardia di Finanza le cifre sono € 10,87 per il 2016, 32,92 per il 2017 e 105,10 per il 2018. Alla Polizia Penitenziaria invece € 10,07, 30,50 e 97,38. Stesse cifre anche per i Vigili del Fuoco e qualcosa in meno per i Militari dell’Esercito. In definitiva, conti alla mano si tratterà di ricevere un arretrato una-tantum entro fine maggio di poco più di 300 euro a lavoratore.