Il leader della Lega, Matteo Salvini, è tornato a parlare di riforma delle Pensioni, di nuova pensione anticipata a quota 100 e a quota 41 e di abolizione della riforma Fornero che determina l'uscita ritardata a causa dell'aumento dell'aspettativa di vita. In un post pubblicato su Facebook, Salvini ha rilanciato le proposte del partito leghista sulle nuove uscite per la pensione: i punti più importanti sono stati illustrati nelle ultime settimane da Alberto Brambilla, relatore del programma delle pensioni del Carroccio. Proprio l'accesso alla pensione anticipata con il ritorno al meccanismo delle quote (quota 100 e quota 41), ma anche le novità sul meccanismo di uscita del contributivo, nonché la riforma di alcuni istituti previdenziali adottati negli ultimi due anni di Governo (l'anticipo pensionistico Ape nelle varie formulazioni) rappresentano i punti principali messi sul tavolo dalla Lega per arginare la riforma Fornero.

Pensioni vecchiaia 2018 e pensione anticipata: ultime quota 100 e quota 41

Proprio nel suo post, Matteo Salvini fa riferimento, in tema di pensioni, all'abolizione della riforma Fornero con introduzione delle varie formulazioni di pensione anticipata. Nel caso in cui il leader della Lega dovesse ricevere un pre-incarico dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Salvini porterebbe avanti le battaglie di partito a favore del sostegno alle famiglie ed alla natalità, della riforma fiscale con la "Flat tax", alle proposte sull'immigrazione e alle nuove misure sulle pensioni. Proprio in quest'ottica, il ritorno al meccanismo delle quote rappresenterebbe la risposta più immediata alle richieste dei più prossimi alla pensione di poter evitare l'aumento dell'età e dei contributi dettato dalla riforma Fornero sia per la pensione anticipata che per le pensioni di vecchiaia.

Tuttavia, le uscite con le quote non sarebbero immuni da paletti, soprattutto sul metodo di calcolo.

Quota 100 e 41, le ultime novità di oggi della Lega sulla pensione anticipata

Infatti, come riportato qualche tempo fa da Il Sole 24 Ore in merito alle misure redatte da Alberto Brambilla sulla pensione anticipata, la quota 41 prevederebbe il calcolo dell'assegno di pensione completamente con il sistema contributivo per chi sia entrato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995, e non considerando il 2012, a meno che a fine 1995 non fossero già stati versati almeno i diciotto anni di contributi previsti dal sistema retributivo.

Ad oggi, non è specificato se anche la pensione anticipata con quota 100 possa includere lo stesso meccanismo di calcolo: di certo, la proposta della Lega, rispetto alle attese iniziali, potrebbe fissare un'età minima di 64 anni, ragione per la quale la quota 100 maturerebbe solo con 36 anni di versamenti. Per abbassare gli anni di contribuzione bisognerebbe alzare l'età, mentre il contrario non sarebbe possibile.

Infine, la riforma delle pensioni proposta dalla Lega prevederebbe anche una variazione della pensione anticipata del sistema contributivo, con abbassamento del quoziente tra pensione attesa e assegno sociale (attualmente pari a 2,8 volte) a non più di 1,6. Modifiche sono attese anche sulla pensione anticipata Ape: l'anticipo pensionistico social, con uscita a 63 anni fino a fine anno, non verrebbe confermato, mentre potrebbero essere riproposte anche nei prossimi anni l'Ape volontario e l'Ape aziendale.