Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo della Legge 3/2018, firmato il 23 maggio da Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute della passata legislatura, in Italia l’Ordine dei Chimici è diventato Ordine dei Chimici e dei Fisici. Un Albo professionale unico per due categoria di professionisti finora percepiti molto differenti tra loro. Il nuovo Ordine sarà annoverato tra le professioni sanitarie.

Ordine unico per Chimici e Fisici

Si tratta di un momento storico per il nostro Paese. A questa conclusione si è giunti dopo un lungo iter, come ha dichiarato Nausicaa Orlandi, Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici.

Il riconoscimento di “professione sanitaria” ai Chimici e ai Fisici certifica il ruolo in sanità che questi professionisti hanno giocato e continuano ad avere.

Il nuovo Ordine avrà due Sezioni, la A e B, al cui interno ci saranno dei settori riservati ai Chimici e ai Fisici. I chimici già iscritti al preesistente Albo professionale manterranno l’anzianità di iscrizione e tutti i diritti maturati finora. Norme transitorie consentiranno l’iscrizione a coloro che non sono ancora iscritti ma già esercitano un’attività professionale, senza la necessità di superare delle prove o sottoporsi ad un Esame di Stato. Verranno valutate il tipo di laurea, competenze ed esperienza negli ultimi 5 anni di attività.

Ovviamente, con l’istituzione di questo nuovo Ordine, tutti i chimici e i fisici che a vario titolo, in forma individuale, associata o societaria, sia che lavorano nel pubblico che nel provato, sia in forma autonoma che sotto altre forme, sia in modo regolare che occasionale, dovranno obbligatoriamente iscriversi all’Albo. E’ quanto prevede il l’art.

5, comma 2, del D.L. n. 233, a firma del Capo dello Stato (13/09/1946), e successive modificazioni.

Chimici e Fisici avranno un “sigillo professionale” e/o la “firma digitale di ruolo”, rilasciati individualmente, su richiesta degli iscritti al nuovo “Albo professionale”. Coloro che, invece, eserciteranno queste due professioni “sanitarie” senza essere iscritti all’Ordine, rischieranno di operare in condizioni di abuso professionale.

Una nuova professione sanitaria

Con la pubblicazione in G.U. (Anno 159° - Numero 128) da martedì 5 giugno 2018, nasce in Italia una nuova professione sanitaria. Un epilogo che ha richiesto una gestazione lunga un decennio in quanto l’idea di riunire i chimici i fisici in un unico Albo, inizia nel 2008. Ovviamente a prevalere sono i chimici, circa 9mila (nel 2017) con una storia che nasce nel lontano 1928, anno di istituzione in Italia dell’Ordine dei Chimici, sotto la vigilanza del Ministero della Giustizia. Dopo 90 anni quest’Ordine cambia pelle: ingloba anche i fisici e diventa una professione sanitaria, sotto il controllo del Ministero della Salute.

Questo nuovo Ordine dei Chimici e dei Fisici, è suddiviso in due sezioni, A e B, ognuna ripartita in un settore riservato ai “chimici” e una riservata ai “fisici”, secondo quanto previsto dall'articolo 3 del regolamento preesistente, decreto n.

328 del Presidente della Repubblica, del 5 giugno 2001.

In G.U. sono indicati tutte le laurea magistrali e specialistiche che consentiranno l’accesso al nuovo Albo. Oltre ai laureati in Chimica e Chimica Industriale, potranno iscriversi i laureati in CTF (Chimica e Tecnologia Farmaceutiche) e in Farmacia. Così anche per i fisici, oltre ai laureati in Fisica anche i laureati in Scienze dell’Universo e quelli in Modellistica matematico-fisica per l’ingegneria.